Anno 2000
Numero 8 - Giugno 2000
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ATTACCARE BOTTONE
Crea meraviglia scoprire che una cosa che per te
è cara, lo è anche per un'altra persona. Notare per esempio che uno sta leggendo quel romanzo che piace a te o
vedere negli scaffali di una casa una serie di libri che tu hai letto e che ti hanno lasciato il segno, produce
una forza luminosa che porta ad "attaccare bottone" o almeno ad essere tentati di farlo. Da punti di
partenza diversi, da sentieri differenti è bello ritrovarsi in identici incroci, momenti in cui inspiegabilmente
ci si incontra.
Non è poi detto che le stesse letture abbiano suscitato medesimi sentimenti; come sempre ognuno interagisce con
un testo in modo del tutto personale: però sapere di aver percorso le stesse righe e le stesse pagine, apre il
cuore e la mente.
Immagino sia la stessa emozione di quando (siamo in un periodo di vacanza) vieni a sapere che alcune persone
conoscono dei posti che per te risultano bellissimi. Sapere che un altro ha fatto quel sentiero particolare o che
ha visto quella località nascosta, ti illumina il volto. Non sono infatti i percorsi "famosi" a fare
sussultare, ma quegli itinerari alternativi e piccoli, lontani dalla "grande azienda turistica". Le cose
interessanti infatti non seguono necessariamente le grandi linee di comunicazione. E’ come se uno pretendesse di
conoscere l’Italia per il fatto di averla percorsa in lungo e in largo attraverso le sue autostrade. Solo
percorrendo le strade statali o provinciali, solo passando nei piccoli comuni, solo prendendo eventuali strade
sterrate o sentieri, si è in grado di entrare nelle bellezze della natura, dell’arte o della gente.
Ecco perché credo nel fiuto presente in ognuno di noi, capace di sfruttare ogni occasione per aprire la mente,
gli interessi, la propria spiritualità o la propria cultura. Quando c’è questa sana curiosità si può avere
delle buone probabilità di incrociare altri che, nella stessa voglia di superare il piattume, sono sulle medesime
tracce.
Anche i percorsi spirituali vanno per canali originali e misteriosi. Ma, anche qui, quando ci si trova a scoprire
stesse idee o stesse intuizioni con altri che sono molto diversi da te, c’è un certo movimento del volto. Tutto
questo ti rincuora, proprio perché puoi superare quel pessimismo che riaffiora qua e là e che ti impedisce di
meravigliarti.
L’attaccare bottone allora diventa quasi una necessità proprio perchè si vuole allargare la propria scoperta,
la propria conoscenza o le proprie sensazioni. Sarà quel parlare che non potrà mai essere "un parlare a
vuoto" o "un parlare banale", ma forse quel tipo di comunicazione che tutti desideriamo avere con
gli altri.
In attesa di questi magici incontri è importante che ognuno aumenti gli scaffali delle proprie librerie, che
ascolti musica o veda mostre, che si apra ad ogni forma di interesse: è solo l’arricchimento personale che ci
rende pronti ad incontrare la ricchezza altrui. Come sempre è lotta contro l’egoismo, la banalità e la
perdità della bellezza: il Buon Dio non ci vuole lottatori di questo tipo.
Don Norberto
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