OCCHIO SUL SOCIALE
già IL FOGLIO
PASTORALE SOCIALE E DEL LAVORO
di
MILANO
Numeri precedenti de "Il Foglio"
Con il numero 231 di Giugno 2014
Il Foglio ha cessato le sue pubblicazioni in formato PDF.
La Pastorale del Lavoro si può ora consultare nella nuova sezione
Occhio sul Sociale
Mensile di
comunicazione e informazione sulla pastorale del lavoro diocesana.
Promuove
l'evangelizzazione e la presenza della Chiesa nel mondo del lavoro
verso le
comunità cristiane
-
perché capiscano che il lavoro ha una rilevanza
fondamentale nella vita delle persone e della società
-
perché la celebrazione e la preghiera rispecchino e valorizzino la vita
delle persone nei gesti quotidiani dell'esistenza
-
perché vivano con coerenza e responsabilità i valori del Vangelo in
ogni ambito della storia (relazioni interpersonali, sociali,
lavorative...)
verso i lavoratori
-
perché l'annuncio del Vangelo possa essere
ricevuto e accolto nel loro contesto di vita quotidiana
-
perché abbiano spazi per cercare un senso alla vita anche nel lavoro
-
perché si impegnino a favore di ambienti di lavoro nei quali si possa
sperimentare la crescita umana, la giustizia e la solidarietà (a
partire da chi lavora insieme fino al Sud del mondo!)
verso le persone che operano nel mondo del lavoro e dell'economia
-
stimolando interrogativi etici secondo l'insegnamento sociale della Chiesa - favorendo la testimonianza e
l'educazione alla solidarietà
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Appunti sul lavoro
pastorale
Il lavoro pastorale si organizza,
normalmente, nelle parrocchie, nel mese di settembre e le prospettive che si
svilupperanno nel corso dell’anno 2005-2006, sono state suggerite
dall’Arcivescovo ai decani nella loro tre giorni (29 – 31 agosto) per la
programmazione del cammino diocesano:
1)
La linea pastorale di questi ultimi tre anni si completa
con il tema della “Fede vissuta” (Anno pastorale 2005-2006) dopo il cammino
sulla “Fede professata” (Anno pastorale 2003-2004) e sulla “Fede celebrata”
(Anno pastorale 2004-2005).
2)
«La Chiesa Ambrosiana intende rilanciare con più
forza la conoscenza della “Dottrina Sociale della Chiesa”. Questa si radica come
nel suo nucleo essenziale e originale nel Vangelo… ed ha la dignità e il valore
di un vero e proprio “strumento di evangelizzazione” (CA 54).
3)
La Dottrina Sociale della Chiesa riveste
un particolare significato soprattutto in rapporto all’impegno di “presenza” e
di “azione” della Chiesa e in essa, in modo specifico, dei fedeli laici nella
società e nella storia al servizio del Regno di Dio. Trova, dunque, posto nel
contesto vivo della Chiesa “madre e maestra”, in ordine a far luce e a dare
sostegno e impulso sempre rinnovato al compito missionario nel mondo; …è
occasione propizia (nel 40° anniversario della GS) proporre, a livello
parrocchiale e/o decanale iniziative più specifiche e puntuali per conoscere,
approfondire e diffondere la Dottrina Sociale della Chiesa
4)
“Non dimentichiamo però che la
conoscenza della Dottrina Sociale della Chiesa non è una questione
intellettuale, né fine a se stessa. Essa nasce dal bisogno di dare fondamenti,
contenuti e stimoli alla vocazione e missione di “essere testimoni di Gesù
risorto nel mondo”. E’ destinata, poi, a sfociare nell’assunzione di precise
responsabilità nella vita della società, fino a decidersi – se il Signore
richiede e specie in determinate situazioni sociali e storiche – per un impegno
diretto ed esplicito nelle istituzioni civili e nell’ambito politico…
5)
Ne deriva …che in
ogni parrocchia, associazione e gruppo ecclesiale, si propongano momenti di
catechesi, di riflessione, di studio e di confronto per risvegliare nei
cristiani la coscienza del loro essere “cittadini del mondo”, impegnati a
costruirlo secondo il disegno di Dio…
6)
La ripresa di
queste tematiche nella catechesi non può limitarsi solo a quest’anno pastorale.
Deve diventare uno degli elementi integranti di un adeguato e sistematico
cammino ordinario di catechesi».
"IL FOGLIO" DA
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