PARROCCHIA
S. MARIA REGINA
Via Favana - Busto Arsizio


Anno 2008/2009
Numero 6 - marzo 2009

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CARITA' = AMORE

La parola amore, con le sue molteplici sfumature, mi fa pensare prima di tutto a quel sentimento che unisce due persone per la vita.

Essere prezioso e importante per il tuo compagno, formare con lui una famiglia, poter essere parte attiva nel miracolo della nascita di una nuova vita, sono tutti traguardi a cui noi aneliamo e per cui ci prodighiamo durante tutto il percorso della nostra vita.

Cito un brano di un libro molto interessante e piacevole, “Sentirsi amati” scritto da Henri J.M. Nouwen:

«La nostra umanità arriva alla sua espressione più alta nell’atto di dare. Diventiamo gente stupenda quando diamo qualsiasi cosa possiamo dare; un sorriso, una stretta di mano, un bacio, un abbraccio, una parola d’amore, un regalo, una parte della nostra vita… tutta la nostra vita. Ho visto questo nel modo più commovente il giorno in cui tu e Robin vi siete sposati».

Sicuramente questa visione dell’amore è prettamente “terrena” e poco spirituale, ma, penso che anche il donare noi stessi alla persona amata è, in un certo senso, fare carità.

Nel dipinto qui raffigurato intitolato “L’Amor Sacro e l’Amor Profano”, eseguito da Tiziano nel 1513 in occasione delle nozze di due nobili del tempo, si mette in contrapposizione proprio l’amore terreno e quello spirituale: la donna che indossa il tradizionale abito bianco e che reca nei capelli la corona di mirto, pianta simbolo dell’amore coniugale, viene iniziata ai misteri dell’amore dalla Venere nuda con in mano la fiamma ardente dell’amore di Dio, aiutata da Cupido, che fa da tramite e congiungimento tra due realtà opposte, quella dell’amore spirituale e quello carnale.

Le due donne sembrano molto simili pur nella diversità del loro significato.

Facce diverse della stessa medaglia, come sono l’amore carnale e l’amore spirituale.

Anche i colori si ripetono nelle due figure: chiaro è il panneggio sulle gambe della Venere e chiaro il vestito della sposa; rosso è il manto della dea della bellezza e dell’amore come rossa è la manica del vestito.

Lo sfondo su cui sono collocate le due figure rappresenta due contesti differenti e in contrapposizione: a sinistra, si nota un paesaggio montuoso con un sentiero in salita; questo a significare il percorso faticoso per raggiungere la virtù.

A destra il paesaggio è pianeggiante, disteso e in lontananza si notano una coppia ed una chiesa, si contrappone quindi, a quello di sinistra legandosi alla sfera religiosa e spirituale.

Da qualunque lato si osservi e qualunque interpretazione si dia, il motivo trascinante e dominante è quindi l’amore, quel sentimento che ci dà felicità e che ci fa “vivere”…

Antonella

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