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Sorrisi, canzoni e attenzioni
Dunque ritrovo in stazione centrale a Milano alle 7.50. Io arrivo con 5’ di anticipo, qualcuno è già li: c’è entusiasmo e voglia di stare insieme. Questa volta partecipano tutti gli alunni e non solo chi si avvale dell’insegnamento di RC, di prof. siamo in tre (due di “sostegno”). Il gruppo è ben assortito e Giuseppe ha portato una chitarra che, appena partiti da Milano, ci farà compagnia per buona parte del viaggio in treno. E poi...è stata tutta una festa! La festa dello stare insieme. I ragazzi svantaggiati hanno goduto delle attenzioni di chi non lo è e tutti hanno potuto vivere la giornata in modo sereno. La passeggiata (30’ circa) dalla stazione al museo a piedi è scivolata via con serenità, la visita alla mostra, la focacceria, il porto antico “prof. ma la spiaggia non c’è…?”, il mare, la passeggiata di ritorno in stazione e ancora un po’ di chitarra sul treno, i molti perché sulla vita e sulla morte stimolati dalle storie di De Andrè. Il tutto condito da un gioioso rispetto per l’altro, in particolare di chi si trova in difficoltà, e da una sana voglia di stare insieme. Anche Mario, che ha una stampella a causa di una brutta distorsione, ripete più volte di non preoccuparsi per lui che “ce la faccio, non c’è problema” ma si è visto che ha fatto fatica a stare in gruppo senza far pesare questa sua oggettiva difficoltà. Sui muri della metro questa volta potremmo scrivere: Ehi studente! lo sai che si può fare festa senza sgangherarsi con droghe e alcool? Basta rispettare gli altri ed apprezzare le cose semplici. Chiedi sempre in IV B come fare... È stata una giornata di festa anche se era giovedì.
...fu il calore di un momento
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Redazione Web: don Sergio, Achille, Dario
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