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La festa “originale”
Secondo pensiero la “festa a sorpresa”! Più spesso è abbinabile a compleanni o anniversari, ma a non tutti piace questo modo di fare onore a quell’anno in più che se ne và, anche se questo tipo di festeggiamento dovrebbe essere qualcosa di piacevole e gioioso. Forse perché si ha paura di invecchiare o forse perché le sorprese, come tali, sono imprevedibili e ci colgono impreparati costringendoci a mettere in luce le nostre reazioni. Certo, ci sono sorprese belle o brutte che non mancano nella vita di ognuno, ma oltre a queste ne ho scoperte altre… come dire? “Originali”! La sorpresa di vivere “La Festa”, che si manifesta in noi, non nella sua data del calendario, ma in altri momenti dell’anno. Come un Natale sentirlo al mese di febbraio o un momento forte come la Pasqua in agosto.
Come se ci fosse “buio” e “nulla” prima, o un venerdì santo che si prolunga nei giorni per poi poter arrivare, in un altro tempo, a sentire la gioia e la“ bellezza” della Pasqua. Ma sono convinta che in qualunque caso “ i passi del mio vagare” vengano davvero contati e raccolti sul libro del cielo, specialmente quando ci si trova in difficoltà, perché da lassù, la loro lettura verrà sempre fatta attraverso il cuore.
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Redazione Web: don Sergio, Achille, Dario
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