|
|
SCARICA IL NUMERO
|
Bellissimo così
La canzone è carina, orecchiabile, e la Pausini, specie in concerto, la canta con un’energia trascinante. E' anche piuttosto recente essendo tratta dall’ultimo lavoro della cantate romagnola, ma il testo che propongo è solo un pretesto, interessante, per parlare – male - del bello nel senso d’effimero, volatile, senza futuro. Cito dei pezzetti qua e là': "Lasciati guardare un po’ di più, come un bagliore", "Sei perfetto cosi’coi tuoi denti lucidi", ed ancora "Provochi la mia reazione tu, bellissimo cosi."Insomma, il festival dei belli, quelli perfetti ,quelle "Top" che sfilano in passerella che per molte ragazze (ma anche ragazzi) rappresentano un mito da raggiungere, costi quello che costi Sì passa dalle imitazioni innocue (ci si veste tutti allo stesso modo) a quelle pericolose: il culto o la mania del fisico perfetto, e per questo si fa di tutto. Si spendono dei soldi in palestra, oppure nei centri di bellezza o peggio, molto peggio, si arriva a ridurre le quantità di cibo, facendosi del male anche pesantemente.. E qui mi fermo. Provate a pensarci : arrivare fin quasi ad un punto di non ritorno per diventare "perfetti" e bellissimi è una cosa che decisamente mi spaventa e mi viene da dire, ricordando un vecchio presidente , "Non ci sto". Non ci sto perché non è possibile buttarsi via solo per apparire,. Per "alleggerire" un po’ il discorso devo dire che c’è anche il rovescio della medaglia. Ho riscoperto un vecchio testo di un cantautore romano, Paolo Frescura, che alla fine degli anni settanta ha scritto "bella dentro" una composizione assai delicata e semplice che consiglio di andare a riascoltare su youtube in internet. Per ritornare alle cose banali c’è una nuova brutta frontiera ed a questo proposito mi viene in mente una vecchia canzone di Donatella Rettore "Splendido spendente", datata 1980, il cui testo, ad un certo punto, diceva cosi:’"Avrò una faccia nuova grazie ad un bisturi perfetto". Incredibile ma verissimo: qualcuno arriva anche a questa misura, infatti le spese per gli interventi di chirurgia estetica fra i giovanissimi sono in progressivo aumento. Viviamo nella società dell’apparenza, dell’essere bello, perché solo se sei bello puoi arrivare; il tutto centrifugato e mixato in quell’immenso contenitore chiamo in inglese Gossip. Personalmente in questo mondo di plastica mi sento molto straniero. Mi ritroverei benissimo su un barcone che anziché arrivare parte dalla costa per l’alto mare lontano da questo tipo di sirene. In fondo un'unica considerazione: l’alta marea della finta bellezza prima o poi finirà . Aspettiamo tutti sulla riva l’ora del ritorno della bassa marea, e se allora avremo le scarpe sporche e l’aspetto un po’ trasandato, e magari anche qualche ruga, sarà bello ugualmente dirsi: ma dove eravamo rimasti?
|
Redazione Web: don Sergio, Achille, Dario
|