IL NUOVO LEZIONARIO AMBROSIANO
(sunto della lettera del Cardinale Tettamanzi)
ANNO SANTO 2008

Carissimi
vi raggiungo con questa lettera per annunciarvi un'importante novità per la nostra Diocesi: l'entrata in vigore del nuovo Lezionario ambrosiano. Lo faccio in un giorno particolarmente significativo per la nostra Chiesa: la fèsta della Dedicazione del Duomo.
È la festa della chiesa madre di tutti i fedeli ambrosiani, della chiesa cattedrale in cui si celebra secondo il rito che prende il nome dallo stesso sant'Ambrogio.
Il nuovo Lezionario ambrosiano entrerà in vigore il 15 novembre 2008,con l'inizio del prossimo anno liturgico, cioè con la Messa vigiliare della prima domenica di Avvento.
Cos'è
il lezionario? Perché è "ambrosiano"?
Il lezionario è il libro liturgico che contiene in modo ordinato e progressivo i diversi brani della sacra Scrittura che vengono proclamati nelle sante Messe festive e feriali. Si tratta di un lezionario caratteristico della Chiesa ambrosiana. I testi biblici che verranno proclamati coincideranno solo qualche volta con quelli usati nel Rito romano. Nei fatti si realizza una distinzione rispetto alle letture proclamate nelle celebrazioni in Rito romano.
Ma perché questa differenza?
Perché, senza volerci distinguere a tutti i costi, vogliamo vogliamo testimoniare la nostra fedeltà e valorizzare una tradizione liturgica vissuta nelle nostre terre da tante generazioni ancora attuale e viva: una tradizione che costituisce una ricchezza spirituale per tutta la Chiesa. Del resto è stato lo stesso Concilio Vaticano II a chiedere di conservare e sviluppare ogni legittima tradizione liturgica e di aprire con maggiore abbondanza a tutti i fedeli il tesoro della sacra Scrittura (cfr. Costituzione sulla Sacra Liturgia Sacrosanctum Concili'U1n nn. 4 e 51).
La Chiesa di Milano, fin dall'epoca di sant'Ambrogio, ha conservato e continuamente rinnovato un modo proprio e originale di celebrare i misteri della vita di Cristo nel corso dell'anno liturgico. E questa modalità risulta particolarmente evidente, più che nel rito della Messa, nei testi delle preghiere e nella scelta dei brani della parola di Dio.

La Liturgia ambrosiana: un ponte con l'Oriente
Mentre vi scrivo sento ancora viva nell'animo la commozione per la Divina Liturgia ortodossa, celebrata dall'Arcivescovo Metropolita di Mosca Juvenalij nella chiesa del monastero di Novodevicij, alla quale ho assistito con numerosi sacerdoti ambrosiani lo scorso 28 agosto nella festa della Dormizione della Madre di Dio. Raccoglimento, canti, incenso, icone, invocazioni litaniche, svolgimento solenne e accurato del rito, tutto contribuiva a favorire in modo affascinante e coinvolgente l'incontro con il Signore nel sacrificio eucaristico. Mi rendevo conto della straordinaria importanza che la liturgia ha avuto per la Chiesa Russa, caratterizzando la spiritualità di un popolo e sostenendolo soprattutto nelle difficoltà e nei momenti di martirio della sua storia. Proprio l'incontro orante con Dio diventava la sorgente viva di una fede confessata e trasmessa nella coraggiosa fedeltà a Cristo. Ho notato con interesse anche alcune somiglianze con la nostra Liturgia ambrosiana: per esempio, lo scambio della pace prima dell'offertorio, la collocazione del "Credo" dopo la presentazione dei doni le ripetute invocazioni corrispondenti ai nostri Kyrie eleison Mi sono, inoltre, di trovare in quella cattedrale ortodossa un'icona dedicata a sant'Ambrogio, uno dei padri più importanti della Chiesa indivia. Questo legame non è casuale: il Rito Ambrosiano per secoli ha custodito in Occidente le tracce dell' originaria tradizione liturgica di Gerusalemme, costituendo cosi un ponte provvidenziale con l'Oriente.

È proprio vero: la liturgia è al cuore della vita di una Chiesa e, mentre ne fortifica l'identità, la apre al universalità. Così è anche per il nostro Rito ambrosiano. Questa è la grande grazia che viene offerta a tutti i cristiani, a ciascuno di noi: ogni domenica, con la celebrazione dell'Eucaristia, ci è data la fortuna e la gioia di entrare sempre più profondamente nel mistero della morte e risurrezione del Signore Gesù, principio della nostra salvezza e fonte della nostra speranza, e di iniziare con Lui - con il dono della sua parola e della sua comunione con noi - la settimana che si apre. Un lezionario, tre libri
Il nuovo Lezionario ci offrirà la possibilità di contemplare questo mistero, di volta in volta, secondo una particolare prospettiva, che ci viene chiaramente suggerita dal titolo stesso dei tre libri di cui è composto:

il Mistero della Incarnazione del Signore (che va dall'Avvento al periodo dopo l'Epifania),

il Mistero della Pasqua del Signore (che inizia dalla Quaresima e giunge fino alla Pentecoste) e

il Mistero della Pentecoste (che dalla Pentecoste giunge alla conclusione dell'anno liturgico ).
Troviamo qui indicate le tre grandi tappe secondo cui si snoda, secondo ulteriori momenti, l'anno della Chiesa, ossia il tempo di grazia, il tempo della nostra "vita in Cristo"