Pagina 19 - Il Tassello

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La gioia della festa
L
a festa patronale, come ogni festa in realtà, prevede la partenza anticipata di una
macchina organizzatrice fatta di menti, esperienza e braccia.
Mi piace sempre pensare a quando da piccoli la mamma ci ricordava che il
bello della festa è prima dell’evento stesso.
A pensarci bene, da adulta, tanti rituali e apparenti fatiche sono stati proprio
fondamentali per la buona riuscita poi di eventi e feste.
Ogni anno, più volte all’anno, spese e decorazioni, sveglie puntate per non perder
tempo e poi dover correre…quanto affetto in tutto questo, quanta cura per l’altro
perché si senta accolto e desiderato.
Come mi piacerebbe trasmettere la medesima passione alle mie figlie, il senso della
gratitudine e della genuinità dei rapporti.
Se pensiamo, per esempio, ai preparativi per un matrimonio, ci si palesa subito il
grande impegno meraviglioso per la scelta di tutti i dettagli per la realizzazione di uno
dei giorni più emozionanti della vita di ciascuno.
O ancora più evidente a tutti le spese folli prima della nascita di un bambino…
Quando la festa coinvolge una famiglia già si è in tanti coinvolti, ma quando si parla
di festa patronale lì è proprio la grande famiglia di famiglie che si attiva e si muove
all’unisono per festeggiare.
Mi sembra meraviglioso l’impegno di tutte le componenti e l’attenzione ai particolari
perché davvero ciascuno possa far festa in quel giorno.
Questa semplice (e forse persino banale) riflessione l’ho fatta un giorno portando
le bambine all’oratorio a giocare poiché ho visto molti uomini all’opera per montare,
pulire e sistemare, e ho realizzato che poi uno quando partecipa e si diverte non riesce
forse a pensare (e almeno in cuor suo a ringraziare) tutta l’organizzazione. Così ho
pensato di farlo qui, pubblicamente, a titolo personale ma davvero a nome di tutti
quelli che anche solo passano per trascorrere qualche ora di svago domenicale.
Grazie ai volontari e grazie a Dio, primariamente, che vi dona tanta energia,
entusiasmo e disponibilità per il bene di tutti, pur non essendo visti o applauditi.
Sarebbe bello riuscire a passare anche questo senso di comunità ai nostri bambini
sempre più indirizzati all’individualismo ed al sospetto che l’altro non sia sincero nei
nostri confronti. La festa è di tutti e per tutti!
Speriamo con il cuore che, per intercessione di Maria Regina, aumentino sempre
più i volontari, perché sull’esempio di genitori e nonni crescano generazioni dedite
all’altro, al rispetto del gratuito anziché alla derisione, interessati ai rapporti più che al
contenuto delle iniziative perché mi piace sottolineare che le feste patronali nascono
come semplici espressioni di un popolo che ama festeggiare insieme, ritrovarsi per la
gioia di vedersi, senza neppure sapere o voler saper cosa ci sia di organizzato.
Buona festa cara comunità festeggiata!
FESTA E PREPARATIVI
Sabrina
Scrittori liberi