Pagina 19 - Il Tassello

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Il riposo e la ripresa
“O giorni, o mesi che andate sempre via, sempre simile
a voi è questa vita mia, diversa tutti gli anni e tutti gli
anni uguale…”
Così Guccini nella sua “canzone dei 12 mesi”. È un
testo che rende l’idea del ritorno, del tempo che passa;
l’estate lascia il passo all’autunno, il ricordo delle ferie
sbiadisce e si confonde già con altri luoghi, altre vacanze,
in un eterno ritorno, nel serpente che si morde la coda
a formare un cerchio senza soluzione di continuità,
l’immagine dell’uroburo appunto.
Anche quest’anno il cerchio del tempo che passa
ci riporta a riprendere le nostre attività dopo la pausa estiva, sul lavoro, in famiglia e…in
parrocchia.
Ci sono cose buone da mantenere, cose vecchie da migliorare, errori da non ripetere, nuove
strade da esplorare, attività sempre diverse eppure uguali, come il ripetersi della cose della vita.
Che per ognuno la ripresa sia ricca di energia e voglia di fare; per festeggiare la ripresa,
propongo un piatto da re, anzi da imperatore, visto che nell’antica Cina a lui era riservato il
riso nero necessario a questa preparazione.
Yuk, yuk! E buon appetito da Pippo.
Uroburo (o l’eterno ritorno)
Pippo
RISO VENERE CON CODE DI SCAMPI (X 4)
Riso venere, 200 gr
Code di scampi circa, 400 gr
Erbe aromatiche miste (cipollina, timo, dragoncello, …) tritate, 2 cucchiai
1 scalogno tritato
Fumetto di pesce, 2-3 cucchiai
Passata di pomodoro, 2 -3 cucchiai
Olio, sale, pepe, una noce di burro.
In una padella rosolare le code di scampo in poco olio per 2 minuti, quindi aggiungere
le erbe aromatiche e lo scalogno, la passata di pomodoro ed il fumetto di pesce;
portare a bollore, quindi abbassare la fiamma e far ridurre il tutto di circa 1/3,
correggere di sale e pepe e legare con la noce di burro. Nel frattempo lessare il riso
venere (attenzione! Deve cuocere circa 40’). Servire il riso a contorno delle code e
coprire con la salsa. Da gustare con un calice di prosecco ben fresco.
Rubriche: La cucina di Pippo