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Il riposo e la ripresa
Don Sergio ha ricevuto da una persona la confidenza di un’esperienza viva di rinnovamento spirituale per
aver partecipato al percorso degli Esercizi Spirituali. Don Sergio ha chiesto a questa persona se si sentiva di
mettere per iscritto quello che ha vissuto e come il Signore “ha parlato alla sua vita e ha toccato il suo cuore”.
Ecco la testimonianza di cui siamo molto riconoscenti.
“…Ecco io faccio una cosa nuova...”
D
a qualche tempo ho avuto la grazia di poter fare l’esperienza degli Esercizi Ignaziani.
Una settimana di silenzio, dove solo il predicatore guidava la preghiera dando
qualche spunto. Poi sei in quel silenzio dove senti solo te stessa e la Parola di
Cristo…Ti innamori di questo silenzio, di questo ascolto; a volte ti ribalta anche perché ti fa
scoprire chi veramente sei e come sei.
È un’esperienza che va oltre ogni aspettativa; proprio per questo va assunta perché difficile da
descrivere.
È bellissimo sentirsi figli di Dio Padre! Affidarsi a Lui consegnando paure, debolezze, volti e
situazioni che si vivono. È importante in quei momenti dove brancoli nel buio più completo,
aggrapparsi alla Croce e dire tutto ciò che pensi e che ti sta facendo male…Se lo si fa con
fede, piano piano anche il dolore più forte comincia a trasformarsi: non spariscono le ferite,
ma vivendo nell’Amore si possono vedere con un altro sguardo. Ci vuole tempo, tanto tempo: i
tempi del Signore non sono i nostri tempi.
Gli Esercizi insegnano come vedere qualsiasi esperienza di vita…Più conosci e ti unisci
a Cristo, più la tua vita può cambiare. Cambiano i valori, le scelte, le situazioni che vivi.
I pensieri e i sentimenti che la Parola suscita sono sempre per il bene e ti aiutano anche
a mettere in “risalto” il tuo peccato. È bello vivere già ora nella Gerusalemme terrestre la
Gerusalemme celeste !
È sentire vera per te la profezia di Isaia 43, 18-19:
“Non ricordate più le cose passate.Non pensate più alle cose antiche!
Ecco io faccio una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete? Aprirò anche nel deserto
una strada, immetterò fiumi nella steppa…”