Pagina 9 - Il Tassello

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Il riposo e la ripresa
buone in una realtà così movimentata e, mentre ti poni questa domanda, ecco che
un giovane ti ferma chiedendoti il motivo di quella conchiglia appesa allo zaino e…
TAAAC nasce la prima “amicizia milanese”.E ancora: quando riprendi l’agenda prima
di iniziare il nuovo anno lavorativo e pensando agli impegni presenti attualmente
nella tua vita ti chiedi se tutto ciò che sta dentro alle tue giornate sia necessario
o sia piuttosto un “di più”, inserito per la “paura di lasciare spazi vuoti” e per la
preoccupazione e l’affanno di avere a disposizione quanti più strumenti spendibili e
utilizzabili ad ogni evenienza; quando, ricordandoti dello zaino portato sulle spalle
per 2 settimane, ti accorgi che se non lo avessi un po’ svuotato, abbandonando di tappa
in tappa salviettine, creme inutili, materassino, non avresti avuto spazio per mettervi
i doni ricevuti durante il cammino o per portare i pesi -scarpe, borracce, vestiti- che
in alcuni momenti i tuoi compagni di viaggio faticavano a portare sulle loro spalle;
quando verifichi che questo “svuotare” lo zaino o -fuori di metafora- svuotare la vita
dalle cose superflue non è un gesto da “sprovveduti”, ma al contrario permette alla
Provvidenza di farsi spazio nella nostra esistenza, aprendo nuovi sentieri in cui il mio
“Io” possa incontrare l’altro e, ancor più, l’Altro con la A maiuscola. Quando, infine,
nel medicare il tendine ancora un po’ infiammato, ti accorgi di come quella tendinite
avuta gli ultimi giorni di Cammino (che tanto ti aveva indisposto) ti abbia messo di
fronte all’evidenza che ogni essere umano ha le proprie fragilità e, nel momento in
cui non le nasconde, ma le accetta e si lascia conoscere per ciò che è veramente, allora
passa dal costruire relazioni basate sull’ammirazione al costruire relazioni di Amore.
Potrei andare avanti con molti altri “quando” ma credo che per questo Tassello possa
bastare.
Concludo allora, come mi piace spesso
fare, con una frase che racchiude il senso
più profondo di quello che per me ad oggi
ha rappresentato il cammino di Santiago:
«Saul rispose a Davide: “Ebbene và e il
Signore sia con te”. Saul rivestì Davide
della sua armatura, gli mise in capo un
elmo di bronzo e gli fece indossare la
corazza. Poi Davide cinse la spada di
lui sopra l’armatura, ma cercò invano di
camminare. Allora Davide disse a Saul:
“Non posso camminare con tutto questo,
perché non sono abituato”. E Davide se ne
liberò.»
…E allora, a tutti voi pellegrini nella
vita: ULTREYA (augurio che significa
Anna
Notizie dalla Parrocchia: viaggi e pellegrinaggi