SANTI PIETRO E PAOLO
(a Sacconago-chiesa nuova)

Chiesa e campanile sorsero a partire dal 1928 (posa della prima pietra) sull'area del cimitero vecchio, imponenti e severi, volutamente imitativi dell'architettura romanica.
Il progetto era dell'ingegner Italo Azimonti, la realizzazione vide il contributo spontaneo di lavoro della popolazione del rione, Comune autonomo fino all'anno prima.
Officiata dal 1932, la chiesa fu consacrata nel 1933. Con solenni processioni si portarono reliquie e campane dalla chiesa vecchia alla nuova, per sottolineare continuità.
All'esterno chiesa e campanile presentano muri in mattoni a vista con blocchi di pietra irregolarmente distribuiti. La chiesa ha tetto a capanna, facciata a quattro salienti, portale centrale sormontato da finestrone rotondo, due porte laterali sormontate da trifore cieche. L'interno è un'aula rettangolare a tre navate, con abside semicircolare e con cripta. La torre delle campane, quadrata, presenta cella a trifore e cuspide conica.
A partire dal 1937 furono eseguiti l'altare maggiore in marmo bianco con lo scalone d'accesso, le cappelle con gli altari laterali, il battistero presso l'ingresso, la casa parrocchiale che fa tutt'uno, anche stilisticamente, con la chiesa. Durante la seconda guerra mondiale, consenziente il parroco don Franco Graffanti, i sotterranei della chiesa divennero granai del Comitato di Liberazione e deposito della stampa clandestina. Furono realizzati, dopo la guerra, il grande mosaico dell'abside raffigurante Cristo Re, disegnato da Paolo Rivetta, l'affresco sopra l'altare maggiore con i primitivi riti sacrificali (Caino-Abele, Melchisedech, Abramo), l'affresco sopra l'arco con il trionfo della Croce, la redenzione dei buoni, il castigo dei malvagi. Alle spalle dell'altare c'è un grandioso organo Mascioni. La chiesa conserva una secentesca tela ad olio con il martirio di Sant'Orsola, proveniente dalla vecchia parrocchiale

 

Don A. Marelli, nato a Cantù nel 1864, è nominato parroco di Sacconago nel 1904. Attento ai bisogni della gente si adoperò per dotare la parrocchia delle strutture fondamentali quali L'asilo gli oratori, una cooperativa, il cinema fino alla più nota parrocchiale

Don Franco Griffanti, originario di Castano, subentra a Don Marelli il 1° agosto 1937. Si spende con tutte le sue forze per completare la chiesa nuova

(Interno chiesa S.S. Pietro e Paolo)