MADONNA IN PRATO
(piazza Manzoni)
Oggi
di aspetto chiaramente settecentesco, questa chiesa trae origine da
un'edicola del tardo Cinquecento sita sul prato di Piscina, edicola
contenente una venerata immagine della Madonna. Piuttosto complesse le
tappe dello sviluppo.
Prima i coniugi Tosi trasformarono l'edicola in tempietto, furono poi
aggiunti una piccola sagrestia e un campaniletto: si celebrarono messe a
partire dal 1599.
L'aspetto attuale della chiesa
dipende dai lavori effettuati negli anni
1773-74, quando sopra l'aula preesistente si collocò una cupola;
incorporando la retrostante sagrestia, la chiesa risultò più lunga e si
poté retrocedere l'altare con la sovrastante antica immagine della
Madonna.
Autore della trasformazione il canonico Bellotti, il quale con sue
innovazioni riuscì ad animare l'aula preesistente e la facciata.
Al Bellotti si attribuiscono le tre statue poste in cima alla facciata, il
nuovo altare, la Gloria dell'Immacolata dipinta nella cupola. Sono
attestati restauri sotto l'anno 1893 e nel 1921. Importanti gli ultimi
restauri, del 1976-78, durante i quali sono emersi elementi comprovanti
la complessa vicenda edilizia dell'edificio.