PARROCCHIA
S. MARIA REGINA
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Anno 2000
Numero 2 - Novembre 1999

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QUANDO ARRIVA UNA IDEA

Le idee nuove non vengono approvate subito, occorre un certo tempo per farle maturare. Dico questo per mettere in luce un fenomeno che vediamo in tante occasioni. Per esempio ci si chiede come mai tra i politici, che si sparano addosso accuse ed ingiurie, alcune proposte, che sembrano così lontane tra di loro, ad un certo punto diventano un accordo o una linea comune. Tanti riconoscono in questo comportamento un voltare le cose per convenienza o per incoerenza. Credo invece nella potenza dell’incontro e del dialogo.
Le idee infatti hanno bisogno di tempo perché, quando entrano nella testa altrui, creano un certo scombussolamento. Infatti devono entrare in luoghi già occupati, in cervelli già pieni e quindi non disposti ad essere contestati. Spesso si è davanti a persone che hanno già cementato le loro idee e sembra quasi impossibile smuoverne una sola. L’idea nuova coglie di sorpresa perché è come l’ingresso di una persona in una casa: agita tutta la famiglia (lo noto in questi tempi in cui entro in molte abitazioni). Se poi l’idea viene accolta non viene immediatamente accettata, a causa di un certo orgoglio.
Deve inoltre fare i conti con le idee sorelle presenti nella testa che, come falchi, rimangono sempre in agguato. Piano piano però nasce una convivenza pacifica e la piccola idea nuova viene facilmente integrata con il resto del patrimonio mentale. E così da una difficoltà iniziale si arriva a vedere le giuste motivazioni che l’altro propone. Da un rifiuto preconcetto si giunge ad una maturazione, grazie alle opinioni altrui.
Può succedere, invece, che in qualche persona avvenga il contrario. Magari qualcuno possiede un patrimonio di idee ricco e positivo, ma viene cambiato con l’arrivo di idee apparentemente più belle, più attraenti e più comode. Ci si trova così con un blocco di opinioni "strane" che sono entrate e hanno fatto da padrone, eliminando quelle cose buone che preesistevano e che potevano dare fastidio.
Immagino anche tutto quel patrimonio di idee che sorgono davanti alla religione. Non è facile dare spazio a pensieri divini che fanno a pugni con i nostri pensieri umani! Succede allora che si tengano debitamente a distanza simili parole. Se invece queste idee evangeliche trovano un po’ di spazio, aiutano a modificare il resto dei pensieri, creando un certo rimescolamento. Con il tempo questa operazione fa sedimentare tutto quello che è entrato nella testa, produce un cambio di mentalità, anche perchè vengono "cacciate" idee negative che non si integrano con l’arrivo di idee "divine".
Credo che vada riconosciuta in ogni ambito, da quello politico a quello parrocchiale, da quello associativo a quello mentale, la stessa caratteristica indispensabile: l’apertura alle idee degli altri. Così facendo ci cresce, ci si arrichisce grazie a cose che entrano "dall’alto o dagli altri". Possiamo dire che quello che abbiamo in testa, è il prodotto dell’incontro tra idee, dove le più deboli, le più negative vengono giustamente eliminate. Quando abbiamo la fortuna di incontrare persone che ci comunicano idee nuove e giuste, possiamo essere contenti.
Certo, occorre selezionare l’ingresso di idee nuove, attraverso un filtro che impedisca l’arrivo di virus o idee nocive. A proposito del buon Dio (lo sappiamo per esperienza), è bello sapere che non entra nella testa degli uomini per rovinare o distruggere, ma entra "affinchè l’uomo abbia la vita e l’abbia in abbondanza".

Don Norberto

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