Anno 2001
Numero 7 - Maggio 2001
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VENERDI' 27 APRILE
Che doccia fredda!!! Credevo di essere sufficientemente brava, di
far attenzione a quasi tutti i bisogni, di difendere gi?ogni tipo di vita? eppure qualcosa mi mancava: ho
ancora tante cose da imparare! Innanzitutto devo scalfire quella mia corazza che si chiama indifferenza.
?capitato a tutti noi (compresa me) di ascoltare don Norberto
avvisare in chiesa: "Venerd?alle ore 10.30, presso il cimitero, ci sar?un momento di preghiera, che
accompagner?la sepoltura dei bambini non nati". Eppure non abbiamo prestato molta attenzione, io non ho
prestato molta attenzione!! Tra me e me ho pensato: non ho tempo, il venerd?mattina sono gi?tanto occupata, in
fondo ci sar?gi?altra gente, non conosco nessuno, non mi riguarda? fino al giorno in cui don Norberto mi ha
chiesto di partecipare, perch?la nostra comunit?avrebbe dovuto animare il momento di preghiera. Sono andata con
entusiasmo, perch?c?era bisogno di me, perch??un bel gesto, ma non ho fatto i conti con ci?che avrei
trovato. Ho trovato accoglienza anche da persone che non avevo mai visto, ho partecipato alla commozione che era
palpabile tra tutti noi, ho visto le lacrime sul volto di chi portava in mano quelle piccole bare bianche, ho
sentito Dio che ringraziava per quell?atto d?amore. Allora il mio punto di vista ?cambiato, quel venerd?27
aprile 2001 alle ore 10.30 ho capito che facciamo ancora troppo poco. Ho capito che tutti noi, a parole, siamo a
favore della vita (vita che inizia gi?al momento del concepimento) ma, in fondo, non siamo poi cos?convinti che
un embrione abbia gli stessi diritti di un bambino; che abbia diritto, almeno, ad una degna sepoltura; che ogni
anelito di vita, per quanto la sua esistenza sia breve, ?dono amorevole di Dio.
?per questo che vorrei ringraziare l?associazione
"Difendere la vita con Maria" per aver capito l?importanza di questo atto di carit?cristiana e per
l?opera di sensibilizzazione che sta operando, non solo in Italia ma in tutto il mondo. Inoltre, vorrei ricordare
che quando una donna scopre di essere incinta, quel piccolo insieme di cellule ?gi?suo figlio, che chiama gi?
dai primi mesi con il suo nome: credo che sia consolante (anche se il dolore rimane) per una mamma sapere che il
suo bambino, morto prima ancora di nascere, ha un posto in cui pu?riposare in pace, e dove il suo pap?e la sua
mamma possono recarsi a pregare per lui. Infine, spero di aver suscitato in molti di voi il desiderio di
partecipare ai prossimi incontri e di pregare per tutti questi nostri figli, di cui pochi di noi si ricordano.
Giovanna
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