Pagina 7 - Il Tassello

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Il riposo e la ripresa
La seconda tappa è stata la visita
alla casa della famiglia Montini
a Concesio, un piccolo paese non
molto distante da Brescia, circondato
da colline, dove il Santo Padre è
nato e sin da piccolo trascorreva le
vacanze. Apparentemente semplici,
quei muri nascondono qualcosa
di indefinito, di nobile... non si
tratta di nobiltà di ceto ma di
nobiltà interiore, fatta di preghiera
e di aspirazione al Bello, al Puro, al
Santo...
Sorprendente la serie di fotografie e di documenti che raccontano la vita di un
uomo Santo. Tutto in quella casa ci ha fatto incontrare un Santo poco conosciuto
ma che è stato testimone eclettico del Vangelo perché sceglieva modalità, luoghi
e tempi “giusti” per annunciarlo. Stupendo il suo voler essere vicino alle persone
semplici, come è avvenuto per il suo ingresso a Milano nel 1954: salutando la folla in
piedi, sull’auto scoperta, in una giornata piovosa e fredda di gennaio. Le sue opere di
carità verso i poveri e la celebrazione dell’Eucarestia nei luoghi di lavoro sono state
scelte “innovative” per il suo tempo così come i suoi numerosi viaggi in terre lontane
che hanno favorito il dialogo ecumenico. Ultima tappa del nostro pellegrinaggio è
stata la visita alla Parrocchiale di Sant’Antonino Martire, dove il Papa ha ricevuto
il Battesimo ancora in fasce. Nel Battistero campeggia il fonte battesimale, di pietra
levigata dall’uso. Ai suoi piedi, protetta da una struttura in cristallo, è stata posta la
terra proveniente dalla casa natale del Papa, da Roma e dalla Terra Santa. Lì abbiamo
potuto riflettere sull’importanza del Battesimo, sacramento che veicola l’immenso
dono dello Spirito Santo: il discernimento, ossia la capacità di comprendere il senso
del bene e del male e di conseguenza la possibilità di scegliere il bene.
Alla partenza non conoscevamo abbastanza questo Papa, a cui è toccata una
grande missione in un periodo veramente difficile della storia politica ed ecclesiale
dell’Italia. Ha fatto grandi cose tra cui l’istituzione della giornata della Pace nel
1968, dopo essere stato il primo papa a parlare all’Assemblea delle Nazioni Unite
proprio per chiedere Pace e mai più guerra. È stato anche un appassionato di arte,
perché riconosceva la presenza del Trascendente nell’atto di realizzare un’opera:
un’altra modalità di testimoniare il Vangelo! Durante il viaggio di ritorno abbiamo
ringraziato Maria con la recita del Santo Rosario per la gioiosa, intensa esperienza e
per sostenerci nei futuri impegni parrocchiali e di vita.
Al di là delle sensazioni puramente spirituali, ci sentiamo di sottolineare anche la
bellezza di essere stati insieme ad altri a condividere fraternità, gioia, amicizia e... un
gustosissimo pranzo!
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Due partecipanti