Pagina 2 - Il Tassello

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E il verbo si fece carne
M
i sembra giusto offrire a tutti voi
parrocchiani un riscontro delle
mie impressioni sulla visita alle
famiglie per il Natale di quest’anno.
Innanzitutto partiamo dal “bello” della
diretta: le
tante note positive
. Non posso
dimenticare i sorrisi e il compiacimento
dei nonni e anche bisnonni che mi
annunciavano la recente nascita del nipotino
o nipotina. Coi tempi che corrono, con la
scarsità delle nascite, è proprio una sorpresa
e per i nonni quasi un ricominciare a
vivere…
Ho goduto quando trovavo tutta la
famiglia
al completo
e percepivo anche che c’era un
bel clima di armonia, di attesa, di servizio
reciproco e stima vicendevole. Intuivo e
assaporavo la realizzazione del salmo: “Come
è bello e gioioso, e ‘divino’ che i fratelli
vivano insieme”. E ancora nel Vangelo:
“Dove sono due o tre riuniti nel mio nome
io sono in mezzo a loro”.
Non credevo ai miei occhi quando
riscontravo la presenza
di rapporti fraterni
e collaborativi tra vicini di casa
. Spesso
persone anziane o anche vedove rimaste sole,
alla sera si fanno compagnia recandosi in
casa ora di una ora dall’altra. Si scambiano
anche i frutti dell’orto o si passano un
piatto caldo di minestra. Si avvisano a turno
quando una famiglia si assenta, per curare
la casa del vicino: il controllo del vicinato
diventa così anche un modo di vivere il
“buon vicinato” raccomandato tanto dal nostro Arcivescovo.
Rimango ammirato quando ricevo
la testimonianza della fede
soprattutto di certe donne
anziane, di certe mamme che davvero mi confidavano come nei momenti difficili, quando
anche non si è capiti dai familiari, rivolgevano lo sguardo al Crocifisso o al quadro del Sacro
Cuore e parlando direttamente con Gesù gli confidavano tutto quello che avevano dentro
nell’animo…
Il natale 2019 nelle nostre case