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E il verbo si fece carne
“
Il mio cuore batte e le mie gambe tremano perché è una grande gioia e
responsabilità essere qui con voi
”. Con queste semplici ma bellissime parole
domenica tre novembre Don Giovanni Olgiati ha voluto salutare, durante
l’omelia, la nostra comunità, una comunità in cui ha concretizzato per otto anni la sua
vocazione sacerdotale. Ancora oggi Don Giovanni si chiede se abbia fatto del bene in
mezzo a noi…Ma certo! Basterebbe richiamare alla mente i ricordi più importanti
che hanno caratterizzato il suo essere tra noi. Uno di questi è sicuramente l’ideazione
e poi la realizzazione del “
Palio delle Cascine
” che ha impegnato molti parrocchiani
nella sua preparazione e nel suo allestimento. Il Palio è stato importante perché ha
orientato la gente a uscire dalle case e ad amare di più il Signore. Interagendo coi
bambini di terza elementare, presenti alla celebrazione eucaristica, ha sottolineato
come Gesù, quando compie miracoli, non fa delle magie ma, in quello che a noi
sembra un momento “magico”, Lui si manifesta come “Figlio di Dio”, cioè del nostro
Papà che è in cielo. Riprendendo poi il Vangelo del giorno, la parabola del re che ha
organizzato un banchetto per le nozze del figlio, ha sottolineato come, pur essendo
stati invitati in tanti, pochi si sono presentati con l’abito adeguato all’occasione, bianco,
del colore della purezza. Ogni banchetto che noi organizziamo o a cui siamo chiamati
a partecipare è bello perché, oltre al cibo gustoso, si apprezza lo stare insieme, la
possibilità di raccontarsi la propria vita. Anche la partecipazione all’Eucaristia è un
banchetto in cui Gesù ci incontra, ci dona la vita, offre se stesso nella sua Parola e nel
suo Esempio. La vita odierna è impegnativa e tante volte non sappiamo cosa fare e
cosa sia bene o male; per questo dobbiamo fare quello che ci chiede Gesù.
Una domenica “speciale”...
con don Giovanni
Notizie dalla Parrocchia: momenti di festa