PARROCCHIA
S. MARIA REGINA
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Anno 2000
Numero 4 - Febbraio 2000

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GIOEUBIA, SI’ O NO?

Val la pena spendere due parole circa la Gioeubia. Ho apprezzato molto il lavoro fatto dalle cascine ma anche da insegnanti e ragazzi della scuola elementare e materna. Credo che una tradizione legata al territorio debba essere comunicata e trasmessa anche ai più giovani. Non esiste più un contesto culturale come quello di una volta, ma rimane sempre curioso il fatto che resistano certe tradizioni. Ed è bello vedere che anche in città diversi gruppi tengano vivo questo patrimonio. Mentre si bruciava la nostra Gioeubia mi è sorta una domanda che ho anche esternato ad illustri rappresentati comunali. Che senso ha introdurre nelle nostre scuole (che sono luoghi di educazione e di cultura per eccellenza) feste quali la festa di Halloween? Festa in sé significativa per dei paesi anglosassoni o nordamericani. Ma che valore ha tutto ciò per noi? Una festa se non è radicata in una tradizione di vita, di popolo, di quartiere, di cultura, rischia di diventare automaticamente una “cosa” consumistica. Non abbiamo molte cose da imparare dagli americani (a mio parere), tanto meno accettare passivamente iniziative sarebbero un’ennesima imposizione economica.
Potrebbe essere più corretto, a questo punto, festeggiare ricorrenze africane o peruviane! Perché non seguire i riti festosi delle popolazioni aborigene magistralmente descritti, per esempio, dalla Morgan nel libro E venne chiamata due cuori? Come sempre mi viene il dubbio che una certa cultura di sinistra o di destra che sia, possa vendere il proprio prodotto come se tutti fossero degli imbecilli!
Credo che sia lecito poter dire davanti ad iniziative di questo tipo: “Mio figlio non aderisce, mi dissocio”. Se il rispetto per le minoranze ha creato situazioni ridicole a tal punto da non poter parlare della presenza storica di Gesù di Nazaret nella festa di Natale, perché non ritenersi minoranze e quindi pretendere altrettanto rispetto? Mi basterebbe quell’attenzione che possiedono gli animali in via di estinzione! Desidero un rispetto soprattutto “culturale” nei confronti delle nostre tradizioni e nei confronti di “tante” altre tradizioni di popoli diversi da noi, senza per questo “subire” una gestualità che risulta economica e che non ci appartiene. Dissentire pubblicamente da ciò che non ci piace, mi sembra utile e necessario. Il fuoco della nostra Gioeubia si è spento e così termino senza pretendere che la si pensi come il sottoscritto.

Don Norberto

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