Anno 2001
Numero 1 - Settembre 2000
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Non c'eravamo a Tor Vergata
RIFLESSIONI DI UNA MAMMA
Riassumere in poche righe tutto quello che ?
stato detto, non ?semplice e non ?mia intenzione farlo, ma sicuramente qualche cosa ho ricevuto anch?io.
Il giorno dell?accoglienza e dell?apertura, il
Santo Padre disse: "Roma felix". S? Roma felice, non solo perch?i cittadini erano felici di ospitare
questi ragazzi, ma anche perch? lui, come successore di Pietro, era felice, commosso ed emozionato, di vedere
tanti giovani riuniti, per un evento, di gioia e di comunione cos?importante per loro.
Ragazzi, che hanno affrontato diverse difficolt?
che hanno rinunciato alle loro vacanze, che hanno lavorato duramente tutto l?anno per poter venire in Italia;
ragazzi che vivendo in paesi difficili hanno dovuto escogitare diversi espedienti per poter ricevere il visto d?uscita
dal proprio Stato; ragazzi che vivendo in terre di guerra e di miseria, si sono fatti aiutare da altri pi?
fortunati che con generosit? hanno dato una parte del loro denaro, affinch?anche i pi?poveri potessero vivere
questa gioiosa esperienza di fede. Ges?stesso, attraverso il Papa, li ha chiamati; non ?stato un caso ed in
tanti hanno risposto. Il Papa ha detto loro: "La vostra presenza qui ?gi?una risposta".
Giovani festosi, con un?energia tale da rasentare l?euforia, ma anche i giovani disponibili ad ascoltare ed
accogliere le parole del loro "amico" pi?grande di et?ma, nello Spirito, giovane come loro, capace di
coinvolgerli nelle preghiere e nel silenzio ma anche di consolare le loro lacrime e di gioire con loro per il dono
della giovinezza.
Li abbiamo visti tutti verso la fine: ragazzi
sfiniti nel portare i loro zaini impolverati; stanchi ma tutti felici. S? perch?tutte le difficolt?che una
persona pu?affrontare nella ricerca del Cristo diventano nulla, quando arrivi ad incontrarlo! Il tema dell?anno
giubilare ?l?incontro con Ges? Un?esperienza nuova per chi ancora non lo "conosce" ed un incontro
da rinnovare continuamente per chi ha gi?ricevuto questa grazia.
Bella l?immagine della "Porta Santa"
di Tor Vergata: Cristo, dono dell?Amore misericordioso del Padre, che esce da un grande cuore squarciato e
abbraccia tutto il mondo. Noi siamo tutti nel cuore di Dio, l?unico cuore dove ha sede l?amore che salva.
Vedendo le bottiglie vuote, lasciate sul prato di Tor Vergata penso che quell?acqua si ?esaurita presto ed ?
stata appena sufficiente per placare la loro sete momentanea! Nell?arco della vita non solo i ragazzi ma anche
noi, abbiamo una sete pi?grande da soddisfare: quella d?infinito e d?amore che solo Dio pu?placare. Ges?
?l?unica fresca sorgente inesauribile che disseta pienamente e per sempre.
Tante cose vengono alla mente ma vorrei fare solo
un?ultima riflessione. Il Papa ha detto ai ragazzi: "Siete la mia corona e la mia gioia". Mi
piace pensare che sia Ges?stesso a dire queste parole a questi ragazzi. Il Papa ha avuto fiducia in Ges?e in
questi giovani e loro hanno ricambiato questa fiducia loro concessa. Ha detto anche che "non ?facile
essere cristiani oggi, ma non ?neanche l?impossibile". Dio non chiede a tutti il martirio (?una
grazia compresa ed accolta da pochi), ma chiede a tutti fedelt?e coerenza nel vivere la Sua Parola. Ha dato loro
anche un mandato: "Andate e testimoniate a tutti l?amore di Dio, per realizzare un mondo di pace".
Il seme ?stato gettato; se non si disperder?a suo tempo dar?frutto secondo la volont?e la grazia di Dio!
Il Papa ha affidato a Maria questi giovani. Paolo
VI diceva che non si pu?essere cristiani senza essere mariani. A Maria Madre della Chiesa affidiamo tutti i
nostri giovani: renda docili i loro cuori all?azione dello Spirito Santo, suscitando in loro il desiderio di Dio
e invitandoli a donarsi senza paura a Lui ed al prossimo secondo la volont?del Padre!
Con Maria e come Maria, attraverso il Magnificat
rendiamo grazie a Dio, per le meraviglie che ha compiuto e continua a compiere tra noi e per tutti noi. Amen!
Maria Rosa
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