Anno 2002
Numero 1 - Settembre 2001
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Paola, Eugenio e Luca
ovvero il capro espiatorio
Dal droghiere, dal fruttivendolo, dal
farmacista..., ovunque, quando entrava Paola i presenti si lanciavano reciproche occhiate ammiccanti:
"Chiss?che cosa avr?combinato il Luca questa volta?"
Luca era l'unico figlio di Paola e di Eugenio e,
a detta della mamma, non ne faceva mai una giusta. Che il Luca non ne facesse mai una giusta, poi, non era certo
storia recente. Gli abitanti del piccolo paese, che conoscevano gli uni degli altri virt?e miserie, e che spesso
ci sguazzavano assai a raccontarsele al caff? ricamandoci sopra particolari pi?o meno strabilianti, avrebbero
potuto rifare la storia delle "gesta eroiche" del piccolo Luca, poi del ragazzo Luca, quindi
dell'adolescente Luca e, ormai, del giovane e quasi adulto Luca. Gesta che la madre raccontava a tutti, ma proprio
a tutti, quando all'edicola, o dal panettiere, o dal macellaio, aspettava il proprio turno e a voce alta riferiva
delle malefatte quotidiane del figlio.
Attorno ai suoi tre anni, infatti, "Il Luca
non mangia... mi sputa tutto nel piatto... non ne vuole sapere! Sono disperata!". Attorno ai suoi sei anni
"Il Luca non sa ancora scrivere! E s?che le parole le capisce... lo ha detto anche la maestra. Ma di
prendere in mano la penna, non ne vuole sapere! Sono disperata!". Attorno ai suoi undici anni "Il Luca
risponde male, a tono, come se fosse un adulto; e dice perfino le parolacce! Con lui non si riesce pi?a
ragionare. Sono disperata!". Attorno ai suoi quindici anni "Il Luca non ?mai a casa... sempre in giro
con quel motorino, quanto mai glielo abbiamo comperato! E il casco... ?sempre gi?in garage, mai una volta che
se lo metta! Sono disperata!". E via dicendo.
A vent'anni, per? Luca ne fece una un po' pi?
grossa delle precedenti; e a segnalare il fatto non furono questa volta le parole concitate della mamma, ma quelle
asettiche, eppure pesanti come pietre, del codice penale: "Detenzione e spaccio di sostanze
stupefacenti". Se la cav?con poco, fortunatamente, e gli fu concesso di scontare la pena in una comunit?
terapeutica, dove trascorse quasi tre anni. Ne usc?profondamente cambiato, con tanta voglia di vivere e molti
progetti per il futuro.
L'unica che parve non accorgersi del cambiamento
fu per?Paola, la mamma. Non era trascorsa una settimana dal rientro ed ecco che la sua cantilena di lamentele
verso il figlio era gi?ricominciata. La cosa, per? non riusc?a durare a lungo perch?nel giro di sei mesi,
Luca and?a vivere per conto proprio, in un altro paese.
Ma il pap? Eugenio, dov'era? Anzi: dov'era
stato in tutti quegli anni?
Eugenio e Paola si erano sposati venticinque anni prima, senza troppo amore e senza troppa convinzione. Perplesso
era lui; perplessa era lei. Ma qualche cattivo consigliere aveva sentenziato che con il matrimonio le cose si
aggiustano. Niente di tutto questo; anzi: la mancanza di intesa, di dialogo, di affetto, avevano generato in
Eugenio e in Paola profondi sentimenti di frustrazione, di disagio, perfino di rabbia.
Ma c'era Luca e per lui bisognava andare avanti.
Gi?.. Quindi il problema era lui! Ecco la scoperta: "Luca ?il nostro problema!". E Luca, a forza di
sentirsi dire di essere un problema, aveva finito per crederci davvero, diventando veramente un problema, per la
sua famiglia e per se stesso.
Quando affiorano problemi e conflitti nella vita
matrimoniale non si pu?ritenere ingenuamente che questi si risolvano da soli. Pi?probabilmente, invece, a non
fare nulla i conflitti finiscono per peggiorare oppure per spostarsi su una questione diversa o, addirittura, su
una persona diversa. Come nel caso di Luca, divenuto il capro espiatorio per ci?che Eugenio e Paola non avevano
il coraggio o la forza di affrontare. Con il risultato, drammatico e paradossale, che i problemi di Luca dovevano
essere in qualche modo tenuti in vita: se si fossero risolti, il conflitto di Eugenio e Paola sarebbe dovuto
ritornare da dove era venuto. E questo avrebbe costretto i due coniugi a guardare in faccia ad una realt?che per
molti anni non avevano voluto ammettere, perch?troppo faticosa da affrontare.
Ora che Luca se n'?andato, che cosa faranno
Paola ed Eugenio?
don Stefano
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