Anno 2002
Numero 1 - Settembre 2001
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Fantasisti dell?asfalto
La viabilit?di strade ma soprattutto di
autostrade italiane ?stato uno dei principali argomenti delle vacanze finite (o quasi) per tutti. Sono saltate
fuori le grandi qualit?di guida degli automobilisti italiani, pronti a regalarci perle di vario genere. Per
prima cosa, ogni volta che si prende una qualunque autostrada trovi il "fenomeno" che prosegue in corsia
centrale alla siderale velocit? di 70 Km/h. Questo provoca delle conseguenze sulla scorrevolezza del traffico in
quanto chi utilizza la corsia di destra - cosa che si dovrebbe fare pi?spesso, visto che l?hanno inventata
apposta - a velocit?ovviamente superiore, deve fare un doppio spostamento di corsia per sorpassarlo, rallentando
cos?il traffico che sarebbe altrimenti molto pi?scorrevole. Altri fantasisti dell'asfalto sono quelli che
rallentano entrando in galleria, forse perch?hanno paura che dalla penombra spunti un terribile mostro che se li
ingoi con tutta la macchina. Mi ?capitato anche di vedere persone fermarsi a guardare gli incidenti, e non mi
sembra che sia n?divertente n?utile ma infantile e irresponsabile. Altro capitolo meritano le strade del
nostro paese, ma ne ho gi?parlato e non vorrei ripetermi, dir?solo un paio di cose: in Italia ci sono
autostrade come la Salerno - Reggio Calabria molto trafficata, a due sole corsie e, peggio ancora, senza la corsia
di emergenza. Faccio una piccola osservazione sul ponte di Oleggio: trovo abbastanza assurdo che ci siano ponti
cos?nel 2001. Primo ?bruttissimo, secondo ?molto stretto infatti, se dall'altra parte arriva un camion,
bisogna fermarsi. Non credo che nel resto d'Europa sia cos? Forse l'Italia per qualche ignota legge fisica deve
essere sempre l'ultima ruota del carro.
A proposito di camion, ho la sensazione che molti
di essi non osservino molto bene il codice, soprattutto quando entrano in sorpasso; questa operazione richiede
parecchio tempo vista la lunghezza dei mezzi. Oltre tutto i TIR non dovrebbero superare gli 80 Km/h. Se si facesse
un po' di attenzione al codice, e se si avesse un po' pi?di buon senso, forse ci sarebbero meno incidenti.
Matteo
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