Anno 2002
Numero 3 - Dicembre 2001
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INCONTRARSI AL BAR
L?iniziativa aperta a genitori con ragazzi
nelle medie e nelle superiori,
ha iniziato a camminare.
Ecco la testimonianza di due mamme.
Dopo la pausa di gennaio e febbraio, gli incontri riprenderanno in Quaresima.
Quando ?nata l?idea, qualche mese fa, non
sapevamo dove ci avrebbe portato. Era la conseguente scia di fatti accaduti nel quartiere che aveva spinto alcuni
di noi "genitori di ragazzi adolescenti" a ritrovarci insieme per parlare, cercare di capire o forse
mitigare, l?ansia della responsabilit?di far diventare "grandi" questi nostri figli. Cos?siamo
usciti una sera dopo cena per andare al bar e il caff?poi, in effetti, l?abbiamo bevuto davvero; qualche viso
conosciuto, qualcuno no. "Da dove cominciamo?", si parte da un articolo su una rivista e si va avanti a
parlare, a volte anche fuori tema.
E cos?i visi diventano tutti familiari perch?
le paure, i dubbi, le incertezze su come affrontare questo momento di vita dei nostri ragazzi, sono uguali per
tutti noi. La sensazione che anche in altre famiglie si stiano vivendo gli stessi momenti di disagio fa s?che
non ci si senta soli; il parlarne con altri fa in modo di neutralizzare almeno in parte lo stato d?angoscia che
a volte ci assale. Non uscir?da questi incontri il "Manuale del perfetto genitore" ma ascoltare le
esperienze di quel pap? le soluzioni trovate da quella mamma, le certezze di quella coppia che "non ha
dubbi", fanno in modo che ci si metta in discussione e chiss?forse salta fuori l?idea di come risolvere
un problema che ci sembrava proprio irrisolvibile.
La cosa importante ?che stando insieme possiamo
far diventare un po? pi?piccola la paura e provare cos?a trasmettere ai nostri ragazzi la stabilit?della
loro famiglia accanto.
Silvia
E' interessante l'idea di trovarsi ogni 15 giorni
fra genitori al bar dell'oratorio, per passare una serata confrontandosi con altri che hanno il tuo stesso
"problema": figli adolescenti! Entri in salone e gi?capisci che ?una riunione un po' diversa dalle
altre, perch?il don sta dietro al bancone del bar a servire il caff? E poi quell'aria rilassata che
caratterizza tutto l'incontro: si parla di figli, dei loro problemi, partendo da stimoli che vengono offerti via
via, ma il tono ?leggero, non si ha timore di esporsi: le parole vengono da sole, abbiamo tutti voglia di
raccontare, di confrontarci. I temi fin qui affrontati sono quelli di ogni giorno: l'uso e? l'abuso del
telefonino (che problema la comunicazione!), il rapporto con il denaro (concedere o meno la "paghetta"
settimanale ai figli), ma non ?una lezione: siamo sullo stesso piano, tutti allievi e tutti maestri, dal momento
che il "mestiere" di genitori si impara per prove ed errori. E che l'idea funzioni si vede gi?anche
dal fatto che non si riesce mai a finire in tempo, perch?tanta ?la voglia di discutere e c'?sempre qualcosa
da aggiungere?
E' importante l'idea che in parrocchia ci sia un
punto di riferimento per i genitori: tutti ci mobilitiamo e magari in modo esagerato, di fronte all'emergenza
(quando cio?i ragazzi ne combinano una grossa), ma non ?pi?utile lavorare perch?questo non succeda,
perch?l'emergenza non si verifichi? Creare un gruppo con una spiccata sensibilit?nei confronti dei problemi
educativi pu?essere davvero utile: in futuro potremo pensare ad iniziative per coinvolgere maggiormente tutti i
genitori, ma intanto, per ora, va bene cos? ?gi?consolante sapere che se sei in crisi, non sei solo, puoi
andare al bar e trovare "quattro amici" pronti a sollevarti dall'ansia e aiutarti a trovare il modo
migliore per essere vicino ai tuoi figli.
Una mamma
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