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E il verbo si fece carne
C
he bel momento quello passato con il
nostro caro don Enzo lunedì 28 Ottobre!
Prima la santa messa celebrata con
intensità come se gli anni non fossero trascorsi,
perché, come ha detto bene don Sergio, quando
un’amicizia è fondata sulla fede in Cristo Gesù
le barriere del tempo e dello spazio non esistono
più. Poi in oratorio il don ci ha raccontato con
genuinità e con entusiasmo la sua esperienza
ormai più che decennale in Albania. Ecco alcuni
degli spunti che ci ha lasciato che vogliamo
condividere con tutta la comunità perché siano
di aiuto ad ognuno di noi. In Albania, dove opera
don Enzo, la tradizione è cattolica ma l’impegno
della missione è quello di far passare la gente
da una religione di convenzione ad una fede di
convinzione: don Enzo infatti ci ha spiegato che
parlare di fede non è uguale a parlare di religione,
in quanto la fede è un incontro personale con
il Signore mentre la religione è un insieme di
precetti e di gesti che può talvolta sconfinare nel
fariseismo. Parole che vanno bene anche per la nostra realtà: quanto i nostri gesti, i
nostri riti, le nostre celebrazioni hanno di vero e quanto invece di apparenza? Poi ha
proseguito con le varie attività che si svolgono nei villaggi della missione spiegando
che l’evangelizzazione passa attraverso i vari interventi di promozione umana:
• ecco quindi che abbiamo ascoltato l’esperienza di
Casa Rosalba
, una comunità di
accoglienza per ragazze che hanno alle spalle storie tragiche e vicende orribili e
che qui trovano una nuova vera famiglia in cui crescere;
• l’attività degli
Ambasciatori di pace
, un gruppo di giovani che testimoniano
la bellezza della fede attraverso i campi scuola che vengono organizzati per i
ragazzi di varie fasce d’età; ogni campo ha un laboratorio che affronta un tema
significativo come quello dei bambini sotto vendetta o quello della tratta delle
ragazze, quello sulla parità di genere oppure quello sulle dipendenze;
• esiste un vivace oratorio che serve come
centro per la formazione giovanile
;
• vengono strutturati
laboratori creativi
di ceramiche, olio, vino;
• sono proposti
incontri interreligiosi
in cui partecipano il vescovo cattolico, il
pope ortodosso di Scutari, e l’imam musulmano;
• è nato un
centro di fisioterapia
altamente qualificato che farebbe invidia ai nostri
centri italiani;
• spesso sono attuate visite mediche grazie al contributo volontario di medici
provenienti dall’Italia tra cui ottici, ortopedici, cardiologi…
Serata con don enzo
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