Molte immagini di Roma iniziano ad entrare nelle nostre case in
occasione dei diversi momenti del giubileo cristiano. Immagini della porta santa, immagini dei bambini, dei
malati, degli artisti. Quante altre immagini arriveranno a noi durante l’anno! Se girate bene (come molti
operatori sanno fare) le riprese televisive tengono vivo un avvenimento, sollecitano una riflessione, aiutano a
pensare. Certe inquadrature hanno la capacità di comunicare delle sensazioni facendo nascere il desiderio di
essere presenti a quello che avviene.
Eppure le più belle immagini non potranno
fissare le esperienze nascoste nei cuori. Pur cercando le espressioni del volto o dei gesti delle persone, non
riusciranno mai ad entrare nel segreto delle coscienze. Siamo tutti convinti che i veri movimenti di
trasformazione non sono quelli che si vedono. Ma forse è bello che sia così, che le immagini cioè non possano
superare una certa soglia, quella che ci fa entrare nel mistero di ogni uomo, dove effettivamente ci si muove e
si cambiano tante cose. Serviamoci di tutto, immagini, pellegrinaggi, devozioni personali certi che tutto si
giochi nel mistero dove esiste un “padre che vede nel segreto” e che imbastisce un interessante duetto con
ogni persona.