Anno 2001
Numero 6 - Aprile 2001
|
Fare gli auguri di Pasqua non ?come farli a Natale. In quella festa piena
di neve, con musiche e luminarie, veniva quasi spontaneo rivolgere a tutti, credenti o indifferenti la stessa
parola: "Auguri". A Pasqua ?un po' diverso, vuoi perch?manca una certa atmosfera, vuoi perch?i
giorni che la precedono non sono molto festosi. La vicinanza con la primavera sfuma i colori delle feste pasquali
togliendo le tinte calorose del mese di dicembre. Forse a Pasqua
va accettata la povert?di un augurio che esce senza regali, senza particolari festeggiamenti. Il famoso
proverbio: "Pasqua con chi vuoi", inoltre, rende differente la giornata. Sta di fatto che c??meno
trasporto di cuore. E poi ?diversa la ricorrenza: un conto ?una nascita e un conto ?una morte anche se
finisce in resurrezione. Lasciamo comunque che questo augurio giri tra di noi. E? bello augurare a tutti di
passare una buona giornata, sperando che l'altro esca fuori da una sua situazione di male, di errore, di
fastidio. Ben venga allora un augurio di questo tipo, perch??quello... che tutti vorrebbero sentire. Vorremmo
infatti togliere ci?che non va, eliminare quello che rallenta il nostro passo. Giunga, con questo spirito, il
nostro saluto in tutte le case.
|