Anno 2002
Numero 7 - Maggio 2002
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LO SCOPRIREMO SOLO VIVENDO
Il titolo della trasmissione ?rassicurante: Saranno
Famosi. Il programma di Italia 1 ?strutturato come una vera e propria scuola di spettacolo, con veri docenti
e ore di lezione. Dopo la selezione iniziale, gli studenti ammessi hanno approfondito lo studio sulla teoria e la
pratica delle seguenti ?materie?: danza, dizione e recitazione, canto e musica. Si tratta di una vera
"incubatrice" di nuovi volti per la TV. E? veramente un trampolino di lancio per giovani talenti o
serve esclusivamente ad aumentare di qualche punto l?audience? Sar?il solito programma dove i protagonisti
sono usati (ma loro stessi si fanno usare) quando raggiungono un po? di notoriet?e gettati
quando non interesseranno pi?a nessuno? Saranno Famosi far?conoscere volti nuovi capaci di entrare nel
mondo dello spettacolo? Persone in grado di portare "gambe e fiato" e nuove idee per la TV? Aabbasser?
finalmente l?et?media dei personaggi televisivi? Capisco che, con tutti i problemi che ci sono in questo
mondo, queste mie domande possono sembrare superflue, ma, visto che il programma ?seguitissimo da giovani e
giovanissimi, mi sembra importante soffermarmi su questi temi anche per favorire argomenti di discussione in
famiglia, in particolare per il mio amico Attilio che, se potesse, butterebbe la TV gi?dal balcone.
Saranno Famosi presenta, incredibilmente, delle
novit?interessanti che lo rendono diverso e gli attribuiscono una certa dignit?nei confronti di trasmissioni
analoghe (penso al Grande Fratello e simili). Una delle novit??la salvaguardia della privacy: i ragazzi
e le ragazze, all?interno della "scuola" di Saranno Famosi, hanno una certa protezione della loro vita
privata e quindi, davanti al pubblico, i concorrenti gareggiano esclusivamente a partire dalle loro doti
artistiche. La seconda novit??il faticare: i partecipanti, per conquistare il premio finale, devono
ballare, cantare e recitare, con coraggio e determinazione e questo mi sembra un segnale positivo per una "TV
dell?aiutino" come quella italiana. La terza idea ?la preparazione, lo studio: per diventare dei
bravi artisti occorre studiare, occorre saper usare la testa; e sappiamo benissimo che, dalle "veline"
in gi? non ?proprio la testa la parte del corpo necessaria per sfondare in televisione.
E? anche vero che oltre a queste note positive ce ne sono alcune "stonate": la conduttrice
senza-sentimenti-finta-sorella-maggiore-un-po?-mamma; il rischio di "bruciare" i talenti delle persone
escluse; la giuria popolare che giudica principalmente sull?antipatia o la simpatia del personaggio senza essere
in grado di valutare seriamente le doti artistiche della persona.
Che fine faranno gli sforzi e l?impegno di
Alessandra, Alessandro, Alessia, Andrea, Antonella, Antonio, Claudia, Clementina, Daniela, Dennis, Erika, Ermanno,
Francesco, Fred, Gabriele, GianMarco, Gigi, Irene Nunzia, Leonardo, Marco, Maria Pia, Marianna, Mario, Michael,
Miriam, Mirna, Monica, Miriam, Paolo, Pierpaolo, Renato, Valeria e Zita? Speriamo solo che per loro sia un buon
inizio; noi? lo scopriremo solo vivendo.
Andrea
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