Anno 2003
Numero 1 - Settembre 2002
|
LA BELLEZZA DEL PARTICOLARE
Il tempo brutto ci ha portato in fretta verso
l'autunno e verso la ripresa delle attivit scolastiche e lavorative. I temporali e l'abbassamento della
temperatura ci ha fatto concludere velocemente le vacanze, coprendo le abbronzature con i nostri vestiti. Mi
sembra giusto, proprio perch si gi nel pieno degli impegni, ritornare a quel periodo importante dell'anno
per fare qualche riflessione ad alta voce che potrebbe servire in futuro.
Ognuno in ferie pu tirare finalmente il fiato, impara a prendere con un po' di calma le giornate, riesce a fare
cose che vorrebbe fare anche durante l'anno: una lettura, una sfida a calcio, una camminata, una interminabile
partita a carte E poi, stare con gli altri, alleggerire i rapporti, allargare le conoscenze tipico del
periodo vacanziero. Non da meno la possibilit di stare da soli, di pensare un poco a se stessi, senza correre
per l'uno o per l'altro. Di tutte le vacanze rimangono le fotografie (mi sembra passata di moda l'abitudine alle
diapositive!) che cercano di immortalare momenti belli e festosi. Alcune di queste sono veramente suggestive e
scattate in modo corretto, altre riportano le classiche tavolate, i rigidi primi piani con il bagnino, le facce
allegre degli amici nelle camere.
Tra le innumerevoli fotografie ce ne sono alcune (molto poche) che sanno esprimere un particolare: un fatto
successo, un attimo di emozione, una persona speciale, un panorama luminoso. Solo per queste piccole cose valeva
la pena andare in vacanza, passare dei giorni (sono sempre pochi!) lontano da casa e dal lavoro. La ripresa poi
degli impegni ci fa dimenticare in fretta tutte le cose che abbiamo fatto ma, certe esperienze, rimarranno
indelebili, chiari solchi nella nostra memoria. Ogni vacanza risulta cos diversa dall'altra non perch si sono
cambiati i luoghi di villeggiatura, ma per quel particolare che successo quest'anno rispetto a tutti gli altri.
Molte vacanze poi risuonano lontane nel ricordo, pur avendo investito in esse parecchi soldi; assomigliano alle
innumerevoli fotografie, lasciate tra i contenitori, che non riusciamo mai a mettere in ordine o che non
ricordiamo pi di avere. C' gente che ora sta pensando alle prossime vacanze di Natale e di Capodanno; poi c'
la settimana bianca, poi la Pasqua con il ponte del venticinque aprile Non detto che la continua corsa per
occupare bene le ferie, arricchiscano la nostra memoria. Prima di lanciarci sul futuro doveroso ripensare
(magari scrivendo qualche appunto) ad un particolare per cui posso ringraziare le vacanze di quest'anno, anche se
disturbate dal maltempo. In fondo l'abbronzatura passa ma quello provato o quello incontrato abbronza la coscienza
e la mente, segna il cuore e l'esistenza. La vacanza appare sempre di pi come una buona opportunit per
arricchirci e, magari, riuscire a dire: "Sono stufo di fare le ferie... cos". Non quindi la ricerca
di vacanze pi sofisticate che crea la differenza. Se cos fosse dovremmo inginocchiarci al potere dei soldi e
al privilegio di pochi che possiedono ricche ville o possono permettersi sontuosi viaggi! Chi non pu fare lunghe
vacanze, chi ha avuto pochi giorni per andare in ferie, pu essere nelle condizioni di far tesoro della bellezza
del particolare. Da combattere pertanto la superficialit, l'idea che basta aver i soldi, andare dove
l'industria del divertimento ci impone o ci si debba adattare a quello che fanno tutti! Invece, dentro un periodo
di vacanze, vanno raccolte quelle poche cose che ormai fanno parte di noi, ideali fotografie che entrano nel vero
album della vita. Il bello che, cos intesa, le vacanze durano sempre, anche in mezzo ai temporali.
Don Norberto
|