Anno 2003
Numero 1 - Settembre 2002
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POVERI PAESI E POVERI CERVELLI
In questi mesi di riposo del giornale si ?
parlato di diverse cose su cui vorrei esprimere il mio modesto parere. Partir?da argomenti meno importanti ma di
cui si ?parlato molto. Per esempio il caso Ronaldo e il suo trasferimento. L'Inter l'ha aspettato e mantenuto
per tre anni senza che giocasse e lui ha ringraziato andandosene via senza neanche salutare, dimostrandosi una
persona ignorante e maleducata. Gli sta bene che al Real Madrid gli hanno fatto capire che fa quello che dice la
societ?e non quello che dice lui.
Passando alle cose pi?serie si ?parlato del
vertice di Johannesburg, che non ho capito perch?l'abbiano organizzato; tanto i paesi industrializzati non hanno
alcun interesse a migliorare quelli poveri; secondo me il problema vero ?l'istruzione praticamente inesistente e
che rappresenta la base dello sviluppo; portare il cibo in questi paesi gli serve per un giorno. Bisognerebbe
invece insegnargli a crearselo, a studiare, a inventare, a progettare e costruire per vivere meglio, il che ?
molto pi?difficile che detto da me a parole.
Pi?recentemente e tuttora si parla dei nuovi
venti di guerra tra Stati Uniti e Iraq. Forse sarebbe pi?opportuna una mediazione diplomatica che una operazione
militare che sarebbe solo un danno soprattutto per la povera gente. In Europa ovviamente si appoggia quello che
vogliono gli USA , cio?l'intervento armato, soprattutto in Inghilterra e in Italia; basta che GW Bush parli e
sono subito pronti; come chi ?forte coi deboli e debole coi forti. Speriamo che la ragione abbia la meglio sulle
maniere forti.
Matteo
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