Anno 2003
Numero 5 - Marzo 2003
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FALSI PACIFISTI
In quest'ultimo periodo si ?parlato molto della
guerra in Iraq, ormai sempre pi?alle porte.
Ovviamente la guerra non mi piace per nulla per
tutte le conseguenze che comporta o almeno deve essere l'ultima soluzione; per?il modo di contestare di certi
gruppi di persone ?quantomeno discutibile: mi riferisco ai No Global. Non mi sembra che offendere un
popolo (quello pi?potente del mondo) bruciandone la bandiera o bloccare la ferrovia (del proprio paese) o
spaccare la citt?sia operare per la pace. Chi opera per la pace va nei posti dove la guerra c'?sul serio a
curare chi viene ferito, oppure aiutando i poveri e per fare questo ci vuole molto coraggio e forza di volont?
che i No Global non sanno nemmeno cosa siano.
Tra l'altro questi signori dicono di essere
contro le multinazionali, per?a casa anche loro avranno la televisione della Sony o lo stereo della Philips,
oppure fumeranno le Marlboro o le Gauloises; se questa gente andasse a lavorare invece di fare buffonate si
renderebbe molto pi?utile. Per quanto riguarda la guerra, gli americani vogliono farla punto e basta e il
disarmo di Saddam Hussein ?giusto un pretesto; secondo me c'?sempre di mezzo il petrolio.
Ad ogni modo non ?nemmeno giusto che in Iraq ci
sia la dittatura: c'?la faccia di Saddam ovunque (non ?un bello spettacolo) e chi non ?d'accordo deve
nascondersi e agire segretamente o scappare. Anche se la guerra non piace a nessuno ?un'invenzione degli uomini
che hanno deciso di annientarsi a vicenda, quindi ?impossibile pensare di eliminarla di punto in bianco, ?un
utopia. Non riesco a immaginare il giorno in cui tutte le armi verranno fuse perch?non ci servono pi?
Matteo
atognonato@libero.it
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