Anno 2003
Numero 5 - Marzo 2003
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PER HOBBY O PER...
un dubbio amletico
Il Sig. R. era un ometto signorile, dai tratti
fini e le maniere gentili, sfoggiava garbatamente un linguaggio raffinato, che sottendeva un certo spessore
culturale; l'impressione nel vederlo era quella di un simpatico professore di storia in pensione, data l'et?
circa 75 anni, rimasto pienamente fedele al suo ruolo. Rimasi stupito quando scoprii che si trattava di un
semplice operaio tessile, uno dei tanti della nostra operosa Busto di una volta, con la passione della lettura dei
libri di storia; insomma un "professore per hobby", innamorato delle vicende storiche degli antichi
Egizi e dell'avvincente, affascinante mistero delle piramidi. A sentirlo parlare o meglio disquisire su tale
argomento si veniva magicamente rapiti ed immersi in quell'atmosfera misteriosa, che penso abbia conquistato un
po' tutti per i tanti interrogativi suscitati e lo stupore di certe realt?emerse dallo studio delle piramidi,
monumento all'intelligenza dell'uomo, culla di tante intuizioni scientifiche, un mondo davvero desiderabile
Infatti il suo sogno segreto era stato da sempre poterle ammirare dal vivo; anche prima di morire a causa di un
cancro, mi confid?questo desiderio ed il rammarico perch?non lo avrebbe mai realizzato.
La signora I. invece, ?una paziente che ha gi?
superato la soglia dell'ottantina, vive da sola in un piccolo e sobrio appartamento, purtroppo convivendo con i
suoi numerosi problemi di salute, per i quali il sottoscritto, pur con tutta la buona volont? riesce veramente a
concludere poco o nulla, dimostrando un'impotenza disarmante, che le ho qualche volta crudamente confidato, quasi
per farmi perdonare o perlomeno per farmi capire. Era una donna dalle "mani d'oro" in fatto di ricami e
lavori a maglia, eseguiti con estrema precisione e maestria, una vera artista degli aghi e dell'uncinetto.
Conservo con affetto un bellissimo gilet e una
morbida sciarpa lavorati agli aghi, alcune tovaglie ricamate ad uncinetto di pregevole fattura, a detta di chi se
ne intende davvero. Era il suo hobby nel quale profondeva tempo e passione, sostenuta da una bravura insuperabile,
vero dono di natura; ora a causa di seri disturbi alla vista gli attrezzi del mestiere giacciono malinconicamente
in qualche cassetto della casa e questa impossibilit?di coltivare il suo passatempo preferito non fa altro che
accrescere la sua situazione di disagio generale. Un vero peccato!
Il Sig. R. ?un hobbysta a tutto campo abituato
com'?a non gettare via nulla, a conservare proprio tutto: dimostrazione lampante il suo "locale
hobby", strapieno all'inverosimile di ogni cosa; ma quello che ?pi?interessante e curioso ?che riesce
in un modo o nell'altro ad utilizzare tutto quello che ha accumulato. Un genio del riciclo o meglio del riutilizzo
di vari oggetti o componenti per costruire aggeggi utili per il giardino, per la bicicletta, per l'auto, per la
casa. Ne sono testimone tutte le volte che vado a visitarlo, perch?finisco sempre col "visitare" in
realt?il suo laboratorio, fucina di infinite ed originali realizzazioni.
Mentre mi dilungavo a raccontare di queste care
persone, mi ritornano in mente altri pazienti che coltivano gli hobby pi?disparati, alcuni molto originali e
curiosi. Quello che li accomuna, penso, sia la stessa sincera passione, sostenuta da un ammirevole esercizio di
intelligenza, di volont?e di ricerca. Non posso che rimanere affascinato ed imparare l'ennesima grande lezione:
potrei fare anch'io il medico per hobby!
Sandro
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