LETTERA A.... Ges?bambino
Busto Arsizio, 30 Dicembre 2002
Caro Ges?Bambino,
scrivo a te perch?so che in questo periodo Babbo Natale ?molto impegnato con la contabilit?post-natalizia e
il rinnovo dei contratti per il prossimo anno e poi, sinceramente, mi fido pi?di Te. So che, come tutti gli
anni, hai ricevuto moltissime lettere con miliardi di richieste d?ogni genere e quindi voglio rassicurarti: con
questa lettera non ti devo chiedere nulla. S? non stupirti, non ho bisogno di nulla: voglio solo dirti grazie!
Grazie perch?mi
hai fatto vivere davvero un Natale felice, grazie perch?mi hai fatto vivere il Tuo Natale. Grazie per
Mamma e Pap?che sanno arrabbiarsi (per il mio bene) e perdonarmi all?istante. Grazie per E. che mi sa
riempire il cuore d?affetto e di fiducia. All?inizio non ero molto convinto ma ogni giorno che passa capisco
sempre meglio quanto ?splendido amare ed essere amati.
Grazie per
T., una vecchia amica che non vedevo da tanto tempo e che purtroppo non ha fatto delle scelte da me condivisibili;
l?ho rivista la vigilia, abbiamo chiacchierato, abbiamo discusso, lei non ha ceduto un millimetro dalla sua
posizione e dalla sua idea di "giusto" ma non importa: ho soltanto capito quanto fa piacere rivedere una
persona che ti vuole bene e a cui vuoi bene. Ho capito quanto sono stato stupido io ad aspettare una sua chiamata,
senza per?mai provare io a chiamarla.
Grazie per
F., un mio ex compagno di classe al Liceo che per motivi di lavoro e di studio non vedevo da molto tempo. Sono
andato da lui la vigilia, mi ha accolto con un entusiasmo che non avevo mai notato in lui, c?era qualcosa di
diverso, aveva una carica davvero contagiosa, era semplicemente felice. Non sai che gioia mi ha investito quando
poi l?ho visto alla Veglia di Natale in chiesa da noi, lui che, a mia memoria, non ?mai stato un "tipo da
Chiesa". Non ne abbiamo parlato ancora ma a me sembra veramente che questa sua fede ritrovata lo abbia
davvero rigenerato.
Grazie per
Don S., non ?necessario specificare l?identit? era davvero tanto che non mi confessavo, avevo messo in
dubbio molti aspetti del mio essere cristiano (Sacramento della Riconciliazione in primis), ero, come si dice, nel
buio pi?totale. Lui ha saputo leggere benissimo le mie difficolt? le mie insicurezze, i miei dubbi (dettati in
gran parte dalla filosofia) in materia di fede. Mi ha davvero aperto gli occhi su cose che avevo frainteso o che
non avevo affatto considerato.
Grazie per Padre
P., il direttore della Casa accoglienza in cui ho alloggiato ad Assisi con il Gruppo adolescenti e giovani dell?oratorio;
nelle sue parole ed ancora di pi?nella sua gestualit?e nelle espressioni del suo viso si leggeva una gioia di
vivere fuori dal comune, una sicurezza di fede grandiosa e fondata non su libri mastodontici ma sulle piccole
cose, sulla semplicit? sulla condivisione di una felicit?straripante. Una felicit?troppo grande che non pu?
rimanere rinchiusa dentro d?ognuno ma che deve per forza essere cantata al mondo e condivisa con gli altri.
Grazie per
Suor A. e per il Gruppo adolescenti e giovani con cui ho percorso il cammino di San Francesco; ?bello sapere di
avere sempre un gruppo di amici al proprio fianco con cui condividere queste esperienze cos?belle!
Infine, grazie Ges?per la pace nel mondo?
so bene che sar?molto difficile che si realizzi, ma io non voglio perdere la speranza perch?so di non essere l?unico
che crede in questo valore e voglio combattere ogni giorno gridando al mondo che la pace ?una condizione che
deve essere al di sopra d?ogni stato (qualunque esso sia, in guerra non ci sono buoni e cattivi), d?ogni
religione (l?intolleranza reciproca ?davvero disgustosa), d?ogni ideologia politica (non c??destra o
sinistra che tenga).
Penso di non aver dimenticato niente e nessuno. Grazie per avermi ascoltato.
Luca F.
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