Anno 2003
Numero 4 - Gennaio 2003
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LO SPARTITO
Dopo un corso molto veloce di solfeggio cantato
(un metodo dove s'impara con esercizi graduali a riconoscere l'altezza dei suoni e la lettura immediata della
musica) non ho certo la pretesa di riuscire a cantare tutto ci?che vedr?scritto su uno spartito. Anche
perch? riuscire ad emettere suoni che non facciano venire la pelle d'oca, non ?sempre facile, almeno per me!
Tra chiavi di sol, tempo da contare, scale maggiori e minori, battute, diesis, bemolle, crome, terzine,
sedicesimi, pause, legature... - chi pi?ne ha, pi?ne metta -. la magia della musica diventa un po' pi?
complessa di quel che sembri! Ma se non altro, ora che ho in mano uno spartito gi?visto prima, mi accorgo di
guardarlo in "modo nuovo", riconoscendo qualcosa in pi?
Questo "modo nuovo" di vedere, mi
suggerisce una domanda: "Come si arriva, nel quotidiano a vedere in modo nuovo?". Mi spiego meglio:
"Come scoprire e riconoscere il Signore nelle nostre giornate?". Forse impegnandoci in un percorso
nuovo. Scegliendo di aprirci un po' di pi?al desiderio di cercarlo! Imparando ad interpretare e a guardare con i
suoi occhi tutto ci?che ci circonda, facendo fruttare i suoi insegnamenti. Cogliendo anche il pi?piccolo gesto
d'amore. Trovandolo cos? nelle parole buone di un amico, in una preghiera, negli occhi di una persona malata o
nel sorriso di un bambino. E nelle difficolt? se presi da un po' di stanchezza, affidarci a Lui perseverando
nella sua ricerca. Credo che, solo appassionandoci a Lui, riusciremo ad incontrarlo, a riconoscerlo.
Antonella
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