ETTY HILLESUM
UNA AMICA
- LA SUA VITA
- DAI SUOI
SCRITTI...
Maria e... le altre (Etty)
(da "Il Tassello")
Etty
Hillesum (giugno-luglio 2001)
Etty
Hillesum (maggio 2001)
Etty
Hillesum (aprile 2001)
Etty
Hillesum (gennaio 2001)
Etty
Hillesum (dicembre 2000)
I NOSTRI AMICI
Carlo Acutis
Etty Hillesum
Christian Bobin
Annalena Tonelli
Teresa di Lisieux
Eric-Emmanuel Shmitt
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LA SUA VITA
Nata nel 1914 in Olanda da una famiglia della borghesia
intellettuale ebraica, Etty Hillesum muore ad Auschwitz nel novembre del 1943.
Ragazza brillante, intensa, con la passione della letteratura e della filosofia, si laurea in giurisprudenza e si
iscrive quindi alla facolt� di lingue slave; quando intraprende lo studio della psicologia, divampa la seconda
guerra mondiale e con essa la persecuzione del popolo ebraico.
Durante gli ultimi due anni della sua vita, scrive un diario personale: undici quaderni fittamente ricoperti da una
scrittura minuta e quasi indecifrabile, che abbracciano tutto il 1941 e il 1942, anni di guerra e di oppressione
per l�Olanda, ma per Etty un periodo di crescita e, paradossalmente, di liberazione individuale.
Sotto l�aspetto vivace e spontaneo, Etty � profondamente infelice: in preda a sfibranti malesseri fisici, scopre
a poco a poco che questi sono in relazione con tensioni di ordine spirituale.
Forse anche a seguito di carenze educative e vuoti affettivi dovuti al burrascoso matrimonio dei suoi genitori, in
quel periodo Etty vive relazioni sentimentali complicate, che la lasciano "lacerata interiormente e
mortalmente infelice".
Dopo tanti errori, finalmente l�incontro decisivo con uno
psicologo ebreo tedesco, Spier, molti anni pi� anziano di lei, che si rivela ben pi� di un terapeuta: attraverso
le contraddizioni di una relazione complessa, inizialmente anche ambigua, egli la guida in un percorso di
realizzazione umana e spirituale. L�aiuta a conoscere e ad amare la Bibbia, le insegna a pregare, le fa conoscere
S. Agostino ed altri autori fondamentali della tradizione cristiana: sar� per Etty un mediatore fra lei e Dio.
Seguendo quindi un proprio itinerario, Etty matura una sensibilit� religiosa che da� ai suoi scritti una grande
dimensione spirituale.
La parola "Dio" compare anche nelle prime pagine del diario, usata per� quasi inconsapevolmente, come
spesso accade nel linguaggio quotidiano. A poco a poco per� Etty va verso un dialogo molto pi� intenso con il
divino, che percepisce intimo a se stessa: "Quella parte di me, la pi� profonda e la pi� ricca in cui
riposo, � ci� che io chiamo Dio". Ormai libera dagli errori del passato, si avvia sulla strada del dono di
s� a Dio ed ai fratelli, nel suo caso il popolo ebraico, la cui sorte sceglie di condividere pienamente.
Nel 1942, lavorando come dattilografa presso una sezione del
Consiglio Ebraico, avrebbe la possibilit� di aver salva la vita, invece sceglie di non sottrarsi al destino del
suo popolo e nella prima grande retata ad Amsterdam si avvia al campo di sterminio con gli altri ebrei prigionieri:
� infatti convinta che l�unico modo per render giustizia alla vita sia quello di non abbandonare delle persone
in pericolo e di usare la propria forza interiore per portare luce nella vita altrui. I sopravvissuti del campo
hanno confermato che Etty fu fino all�ultimo una persona "luminosa".
Al momento della sua partenza definitiva per il campo di sterminio
Etty, che presagisce la fine, chiede ad un�amica olandese di nascondere i suoi quaderni e di farli avere ad uno
scrittore di sua conoscenza, a guerra finita.
I manoscritti, cos� difficili da decifrare a causa della grafia, passano cos� per anni da un editore all�altro,
senza che nessuno ne intuisca l�importanza, fino a che nel 1981 giungono nelle mani dell�editore De Haan che,
pubblicandoli, finalmente riporta alla luce la storia di Etty Hillesum, permettendo cos� ai lettori di tutto il
mondo di conoscere la ricchezza di un�esperienza interiore che, anche di fronte alla sofferenza estrema, sa
lodare la vita e viverla con pienezza di senso.
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