PARROCCHIA
S. MARIA REGINA
Via Favana - Busto Arsizio
Telefono 0331-631690

 


Anno 2004
Numero 1 - Settembre 2003

INSERISCI LA TUA EMAIL
NELLA CASELLA SOTTOSTANTE E
RICEVERAI IL TASSELLO
DIRETTAMENTE NELLA TUA MAILBOX

 

 COME LE CONCHIGLIE

Un attimo felice delle mie vacanze? S? c?? stato e non l?ho mai raccontato a nessuno, almeno, non nel significato profondo che ha avuto per me.

Al mare amo raccogliere conchiglie; quelle che mi piacciono sono di forma allungata, da un lato panciute e dall?altro sottili, con una punta piccola e delicata. Nelle mie passeggiate sulla spiaggia quasi deserta, al mattino presto o al tramonto, spero sempre di trovarne qualcuna: sono cos?belle, minuscole o pi?grandi, rosate o con venature pi?scure, coi bordi frastagliati e lucide per l?acqua del mare che le ha appena accarezzate, lasciandole adagiate sulla fine sabbia dorata. Ogni volta che ho la fortuna di vederle ?una bella emozione! Di solito, per? ne trovo pochissime. Gi? di solito; non quella mattina?

Ero scesa in riva al mare un po? pi?presto del solito, raggiungendo un angolino vicino agli scogli dove qualche volta avevo trovato conchiglie; non ?che avessi grandi speranze, per? per un?occhiatina?Incredibile: mai successo, cinque conchiglie in una volta sola! E che belle, tutte dello stesso genere, ma completamente diverse tra loro per dimensioni e colore. Le ho raccolte velocemente, accarezzandole ad una ad una con lo sguardo. Incredula e felice, ho camminato per qualche metro sulla riva, poi mi ?presa la voglia di ritornare vicino agli scogli. E cos?ho visto?

Il mare regalava ancora conchiglie, una pi? bella dell?altra ed ha continuato cos?per circa mezz?ora: passeggiando avanti e indietro su quel tratto di dieci metri di spiaggia, quella mattina ho raccolto qualcosa come ottanta conchiglie! E non avevo neanche un sacchetto per portarle a casa: me ne sono riempita le tasche, le mani, le braccia e piano piano, per non perderne neanche una, mi sono allontanata dalla spiaggia, pensando allo stupore e alla gioia che avrei letto negli occhi dei miei ragazzi.

Mentre raccoglievo quei doni del mare, mescolato all?emozione per quella insperata "pesca miracolosa", a poco a poco si ?fatto strada un pensiero che mi ha dato pi?gioia delle stesse conchiglie: pregare ?cos? ?come mettersi in riva al mare e aspettare i suoi doni! Io non ho fatto niente di speciale quella mattina: semplicemente non ero a dormire, ero l? E non ho chiesto al mare di darmi questo o quell?altro: ho raccolto ci?che mi dava e devo dire che ho avuto mille volte pi?di quello che mai avrei osato sperare. Quante volte sono passata per quegli scogli, per tornare a casa a mani vuote o quasi; invece quella mattina la pazienza ?stata premiata.

Pregare ?mettersi l? davanti a Dio, nel silenzio di una chiesa o dove meglio si pu?stare raccolti, e aspettare, attendere con pazienza e fiducia i suoi doni di pace, amore, gioia, speranza, fede, bont? equilibrio?grazie che possono colmare l?anima adesso oppure fra un mese o fra un anno.

Non importa quando: importa sapere che il nostro cuore sar?sempre troppo piccolo per contenere i doni che il Signore pu?fare ad un?anima che ha fiducia in lui. Questo mi dicevo, mentre raccoglievo conchiglie, e pi?ci pensavo pi?mi sentivo felice ed amata e pi?mi sentivo amata, pi?raccoglievo conchiglie?
Mi commuovo ancora se penso a come mi sono sentita in quei momenti: forse quella gioia era un dono del Signore, come le conchiglie!

Maria Luisa

Sito ottimizzato per Internet Explorer 4+ 1024x768
Redazione Web: don Sergio, Achille, Dario

Gli accessi al sito