COME SARA' LA
FINE DEL MONDO, FORSE.....
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MAGI 2
MAGI 3
MAGI 4
MAGI 5
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SULLA FINE DEL MONDO
PROVIAMO A RACCONTARE
Ci sarà un evento luminoso perché la luce è
ciò che riporta i colori giusti alle cose, alla natura e permette di vedere
bene il volto delle persone. Era così anche la prima parola che il libro
della Genesi ci ha lasciato: "Sia la luce e la luce fu".
E'
sempre la luce che ricorre nella Bibbia per raccontare l'ingresso del divino
nel mondo: c'era luce a Betlemme, sul monte della trasfigurazione, al
mattino di Pasqua, per non parlare dell'esperienza di luce che hanno fatto
Mosè o altri personaggi dell'antico Testamento.
Oltre alla irruenza della
luce, l'evento sarà pieno di sorpresa, sarà una cosa mai vista, totalmente
nuova, inimmaginabile. Un evento che non possiamo prevedere e che avrà una
sola caratteristica a noi nota: la sorpresa! In quel evento pieno di luce e
di sorpresa ci sarà Gesù!
Non vedremo lui ma i suoi occhi. Quegli occhi che avevano visto i
bambini, i fiori dei campi; gli occhi che avevano visto sua madre, i malati
che arrivavano a lui, i discepoli che chiamava guardandoli…
Non vedremo perciò il corpo di Cristo, la sua persona, ma solo i
suoi occhi! E’ stato lui a dire che "gli occhi sono la lucerna del corpo e
se il tuo occhio è chiaro tutto il tuo corpo è nella luce". Non riusciremo
cioè a vedere altro perché saremo attratti da quello sguardo, uno sguardo
lucido e chiaro, che solo lui possiede, gli occhi di chi da sempre sa amare.
Chi nella vita quotidiana avrà intravisto il Signore negli altri o
nelle azioni buone, ora lo potrà riconoscere. Chi invece avrà cercato
altrove o non avrà cercato per nulla, si sentirà a disagio con un grande
rimorso perché non riuscirà a guardare e a farsi guardare.
Bene, mentre noi guarderemo lui e lui guarderà noi, ci
eleveremo da terra con calma ma sempre di più. Ci alzeremo insieme, noi
presenti e pian piano incontreremo coloro che non sono con noi in quel
preciso momento. Vedremo le persone care: i figli, i genitori, il marito, la
moglie, la persona amata, tutti coloro che incrociamo ogni giorno, gli
amici, i parenti.
Salendo sempre più in alto cominceremo a perdere quello che abbiamo
in tasca: i documenti, i soldi, le chiavi di casa o della macchina, il
vestito; poi la nostra pelle, le nostre vene, i nostri nervi, i nostri
muscoli, il nostro corpo. Non sentiremo nessun dolore elevandoci in alto, se
non quella particolare sensazione presente nell'ebbrezza del volo.
Gli occhi del Signore ci faranno da guida perché lui continuerà a
guardarci mentre noi guarderemo lui. Non saremo soli ma insieme, vicini,
stretti gli uni gli altri.
Saremo vivi, finalmente vivi! Non passeremo la morte, non entreremo
nelle casse da morto, non potremo avere il funerale, non avremo nessuna
sofferenza, non potranno seppellirci in un camposanto, perché sentiremo di
vivere, continueremo a vivere!
Si allontaneranno da noi le cose di qui: la nostra casa, le nostre
banche, i nostri lavori, le nostre città, i nostri giardini e i nostri orti.
Tutto si allontanerà sempre di più mentre noi saliremo… saliremo.
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