Anno 2003
Numero 2 - Ottobre 2002
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UN SILENZIO CHE PARLA
Gioved?pomeriggio, a catechismo: gi?da un po?
mi affanno a spiegare ai bambini che Dio ?ovunque e in ogni luogo. Un ragazzino sveglio, occhi scuri, insiste: -
Dove lo posso incontrare? Da parte mia, consigli a piene mani: andiamo in chiesa, partecipiamo alla messa, diciamo
le orazioni? Non l?ho convinto e prima di uscire mi fissa attentamente e mi ripete: - Dov??Dio? - Nel tuo
cuore!
Ecco, l?ho detto: gli ho comunicato la pi?
stupefacente delle "scoperte" dei miei ultimi anni; chiss?se l?ha capito?Tornando a casa, continuo
a pensarci: ci vuole un bel coraggio (o molta fede) per dire che Dio ?nel cuore di ciascuno, in quel luogo in
cui, spesso, accanto ai buoni propositi, si agitano passioni, invidie, gelosie, desideri non buoni e tutto ci?che
ognuno sa bene.
Eppure ?l? lo so per certo, e se voglio
parlargli, se voglio mettermi in contatto con Lui, insomma, se voglio pregare, non devo far altro che
questo: stare in silenzio, guardare dentro di me, permettere che quanto di buono c??nel cuore venga a
galla, riaffiori piano piano.
Perch?qualcosa di positivo esiste, l?ha messo
Lui, se ?vero che siamo stati creati a sua immagine e somiglianza: si tratta solo di crederci e scavare,
riportando in superficie la sua impronta, il suo Volto. Come fare?
Per esempio, come uno dei monaci del monte Athos,
Niceforo
"Siediti in una stanza tranquilla, in qualche angolo
appartato e solitario e fa? quel che ti dico:
chiudi la porta, leva lo spirito al di l?di ogni oggetto vano e passeggero.
Poi appoggia la testa sul petto e cerca mentalmente dentro le tue viscere per trovare il luogo del cuore
dove risiedono le facolt?dell?animo. All?inizio vedrai tenebre e spessore impenetrabile, ma se
perseveri, allora proverai, oh miracolo!, una gioia senza fine.
Da quel momento, qualsiasi pensiero malvagio si presenter? prima che si sviluppi e prenda forma, verr?
messo in fuga dall?invocazione del nome di Ges? - Signore Ges?/i> Cristo,
Figlio di Dio, abbi piet?di me, peccatore!
Pregare ?facile: ?stare semplicemente con il
Signore, sentire la sua presenza in modo da essere pronti a cogliere i buoni pensieri, le ispirazioni feconde
attraverso le quali Egli si mette in contatto con noi. Il cuore, dicevano i padri del deserto, assomiglia ad una
fontana: se ?pura, il cielo si riflette in essa. Allo stesso modo nel cuore puro si riflettono i pensieri divini.
Allora coraggio, prova anche tu: chiudi quella
porta!
Maria Luisa
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