Anno 2003
Numero 2 - Ottobre 2002
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ASCOLTACI O SIGNORE
Durante la Messa si risponde "Ascoltaci, o
Signore" a preghiere che un lettore suggerisce, di volta in volta. Si tratta di intenzioni di carattere
religioso, come quella per la Chiesa, per i Vescovi o il Papa...; si tratta altre volte di intenzioni civili come
quando si prega per i politici, le istituzioni dello Stato, la pace nel mondo, ricordando la fame e le ingiustizie
o per le varie calamit?naturali piuttosto; non si dimenticano lutti o fatti di sangue; si prega infine affinch?
si possa avere ci?che la Parola di Dio ha suggerito quella domenica. Al termine di ogni invocazione tutti dicono:
"Ascoltaci, o Signore".
Ha senso una tale preghiera se all'uscita non
sappiamo per che cosa abbiamo pregato? Ha senso se poi i discorsi fatti nella settimana sono, magari, di segno
contrario? E poi, pregare per queste cose cosa significa? Un lavaggio di coscienza proprio perch?"comunque
abbiamo pregato"?
Dire "Ascoltaci, o Signore" significa
che mi sta a cuore quel problema, mi interessa, lo faccio diventare mio o lo far?diventare mio, visto che alla
Messa mi ?stato ricordato. Significa forse essere pi?attenti al telegiornale o al giornale (che forse ?
meglio!). Significa mettere davanti a Dio tante cose che avvertiamo essere enormi rispetto a noi. Significa alzare
lo sguardo in alto anche a nome di chi non ne ha la forza. Significa parlare, dare giudizi che non siano?
contrari a ci?che si ?pregato. Significa fare e agire nella direzione che la preghiera ci ha indicato.
Aiutiamoci a rendere questa invocazione sempre pi?sentita. |