Anno 2004
Numero 2 - Ottobre 2003
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IL LIBRO E GLI AMICI
Il mio amore per i libri ?recente. Mi sono
accostato a loro circa 10 anni fa: era il 1992, l'anno del mio trasferimento da Milano a Legnano. Prima di quella
data il mio rapporto con i libri era di tipo "professionale", in funzione cio?del ministero
sacerdotale: erano libri di teologia, di Sacra Scrittura, di catechesi, tranne rari casi di narrativa.
Tutto inizi?con un piccolo libro regalatomi da
una amica di Milano. Fu lui ad accompagnarmi nei giorni del distacco da un oratorio in cui avevo vissuto per
dodici anni. Quasi una folgorazione! Quella storia, ambientata nei paesi del Nord Europa, mi allarg?il cuore. Fu
cos?che, piano piano, ho iniziato a scoprire autori, entusiasmandomi per alcune loro pagine, entrando nei loro
racconti. A causa di questa lunga lontananza dai libri, riesco a capire coloro che non leggono e non sono attratti
dai volumi!
Un grande aiuto per amare la lettura lo fornisce la persona che te lo porge. La bellezza di una storia viene
esaltata proprio dalla persona che ti fa un regalo o ti suggerisce il titolo dicendoti: "Devi leggere questo
libro per forza!".
A qualcuno ho gi?raccontato quello che mi
capit?un giorno stando a pranzo con il cardinal Martini, insieme ad altri quattro preti. Per alleggerire il
momento conviviale e non discutere sempre di cose impegnate, chiesi al vescovo che libro stesse leggendo. Mi disse
che aveva scoperto da poco il diario di una giovane donna olandese di nome Etty Hillesum, giudicandolo
estremamente bello.
A quelle parole ebbi un sussulto: "Anch'io ho quel libro" - dissi. Mi era stato regalato da un amico
prete e si trovava sul mio comodino. Lo leggevo prima di addormentarmi ma, ahim? ero sempre sulle stesse pagine.
Per me era un libro pesante, non a causa dei contenuti ma perch?forse non era adeguato il momento della lettura:
ma questo non glielo rivelai. Tornato a casa ricordo di aver bruciato il libro in due giorni, rubando sul serio il
tempo al sonno e ritagliando, per la lettura, tutti i piccoli spazi liberi.
Un libro che ritieni bello vorresti che anche
altri tuoi amici lo leggessero. Mi capita cos?di prestare dei libri senza ricordare il nome di chi li riceve e
senza aver il piacere di un ritorno. Dico che se dovessero farmi santo, molti potranno conservare un mio libro...
come reliquia. Ecco perch?ritengo essenziale la figura di chi ti consegna un libro perch?lo si legga. In
questo modo ogni libro posseder?sempre l?immagine viva dell'amico o dell'amica. Mi ?capitato lo stesso anche
per autori di carattere spirituale. Grazie alla segnalazione di alcune persone ho conosciuto autori che sono
diventati importanti per la mia crescita e credo di aver fatto altrettanto con altri.
Se poi vogliamo dire qualcosa sul libro per
eccellenza che racconta la vicenda di Dio fatto uomo, se vogliamo cio?parlare di Bibbia e di Vangeli, essenziale
?la mano di chi mi dispiega questo tesoro. Credo che questo testo "antico" abbia bisogno di persone in
grado di segnalarlo grazie alle proprie convinzioni e alla gioia che esprimono. Non solo il prete ha questa
funzione, ma ogni credente, per il fatto di amare il Signore, invita ad andare verso quel libro per trovare la
novit?di una vicenda divina.
E' bello poi entrare in una libreria e uscire con
un libro che ci ispira, un libro che quasi... aspettava proprio noi perch? come diceva qualcuno, ?il libro che
sceglie te e ti cade quasi nelle mani. Esistono tanti libri che non mi prenderanno mai, tanti libri forse inutili:
come del resto per tutte le cose della vita. Importante ?saper individuare il libro prezioso.
Mentre si legge riaffiorano emozioni, immagini e
circostanze; si scoprono personaggi che poi diventeranno tuoi amici e che non ti lasceranno mai. Molti di questi
uomini e di queste donne stanno ormai nella mia "strana" libreria, riposano l? pronti a mandarmi
messaggi nuovi ogni qualvolta mi capita di riprenderli in mano, risvegliando nello stesso tempo il ricordo di
coloro che mi hanno fatto conoscere quelle pagine.
E' sempre una questione di relazioni: tra noi e i
personaggi delle storie e, per un altro verso, tra noi e coloro che ci hanno suggerito quel titolo o quell'autore.
Non interessa se i personaggi sono fittizi o sono reali, se esistono nella fantasia o sono ormai morti, perch?
tutti coloro che ti parlano fanno parte dell'eternit? vivono al di l?del tempo.
E che dire di un libro "santo" che ?
la presenza vicina di un Dio eterno?
Don Norberto
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