Anno 2004
Numero 2 - Ottobre 2003
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LA LIBRERIA COLOR CELESTE
All?occorrenza, nei grandi magazzini, non ?
difficile trovare librerie di materiali e colori svariati; adattabili a qualsiasi tipo d?arredamento. La
funzione delle librerie, ?superfluo dirlo, ?contenere libri. Libri scelti da noi, che lasciano trasparire i
nostri gusti in fatto di letture. In pi?ci sono i libri che contengono l?affetto di chi ci ha fatto conoscere
ed apprezzare un testo, consigliandocelo, prestandocelo, o addirittura regalandocelo.
Trasmettendoci un po? d?amore in pi?per la carta
stampata. "Carta", impregnata di parole uscite dalla mente di ricercatori, filosofi, religiosi,
poeti, romanzieri, umoristi? Scrittori che ci danno la possibilit?di spaziare nella scelta di letture leggere
o pi?impegnative. Con i loro scritti, abbiamo l?occasione di allargare le frontiere della nostra
cultura in ogni campo.
Ci consentono di venire a conoscenza di vite
avventurose e fantasiose; ma purtroppo anche, di vite logorate da esperienze negative. Ci parlano delle storie e
usanze di paesi lontani, d?ambienti incontaminati? e sfortunatamente anche di luoghi devastati dalle calamit?
naturali e "umane". Ci permettono l?incontro con "personaggi speciali" che ci aiutano ad
arricchire la nostra vita "spirituale".
A questo proposito, ho un pensiero? insolito!!
Sarebbe interessante curiosare nella libreria "celeste". L? sono conservati i libri di ognuno di noi.
Il "libro della nostra vita". Immagino libri d?ogni dimensione, alcuni gi?chiusi, altri aperti con
le pagine ancora da scrivere. Naturalmente tutti gli scritti sono in versione integrale. Contengono, oltre alle
cose che tutti conoscono gi? anche le azioni e i pensieri mai detti. Tutte quelle cose mai raccontate, ma
vissute nell?animo. Vite curiose nel loro evolversi, piene di suspence e colpi di scena. Storie emozionanti, d?amore
e altruismo. Dubbi, angosce, mancanze, cattivi pensieri, lacrime, solitudini, mai lasciate trapelare agli occhi
dell?uomo.
Se sapessimo leggere in quei "libri
viventi", forse potrebbe sviluppare in noi la capacit?di comprendere meglio gli altri. In qualche caso,
potremmo provare ad "alleviare" la sofferenza di chi incrociamo sulla nostra strada, in altri?
"evitarne" qualcuna causata da noi.
Antonella
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