Anno 2003
Numero 1 - Settembre 2002
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VI SPIEGO VETAN
Anche questo anno, come dopo ogni vacanza, ci
stato chiesto: "Che cos' stato per voi Vetan?". Io, ad essere sincero, non sono riuscito a rispondere
a questa domanda. Questo perch penso che Vetan non stato, Vetan e spero sar in
tutti noi e per tutti noi.
Mi spiego: a Vetan siamo riusciti a fare qualcosa
di pi di "una vacanza con l'Oratorio". Vetan stato piuttosto un susseguirsi di fatti, momenti
allegri, momenti tristi, litigi, scherzi, giochi, momenti di riflessione, di preghiera, occasioni di dialogo,
scoperte e chi pi ne ha pi ne metta. I giorni sono stati talmente pieni e ne sono successe talmente tante che
quasi impossibile ricordarsi tutto. E poi non c' mai stata possibilit di scelta: anche i pi pigri e i
pi scettici sono stati travolti da questo turbinio di esperienze, di occasioni. Occasione ecco il termine
pi adatto per definire Vetan: stata una preziosa occasione per gettare via la maschera che nel quotidiano ci
copre la faccia, per mostrarci con tutta sincerit per quelli che siamo, abbandonando la paura di esprimere le
nostre emozioni e i nostri sentimenti. Un'occasione che ci ha permesso di conoscerci meglio, di andare oltre le
apparenze, di riflettere su cose che normalmente consideriamo banali e scontate. Un'occasione che ci ha fatto
assaporare il gusto della condivisione, del condividere la camera piuttosto che la cena o il turno da "lava
piatti", insomma ci ha fatto imparare a vivere insieme, con tutti gli inconvenienti e gli screzi del caso.
Abbiamo anche imparato ad ascoltare ed apprezzare
la realt di Stefano, Marina e Ilaria, la famiglia che ha condiviso con noi questa esperienza: realt senza
esagerazioni, senza picchi, dove per anche il minimo gesto condiviso in un Amore "formato famiglia"
diventa eccezionale.
Ogni momento diventava possibilit di imparare qualcosa dagli altri, di scoprire che "...quella persona non
la pensavo cosi", di capire che "...spesso vale la pena fare un po' pi di fatica il paesaggio e il
panorama pi si sale pi sono belli...", di pensare che "... la preghiera non poi cos
pallosa...".
Ma tutto questo a noi non bastava, Vetan non poteva esaurirsi in quei dieci giorni. Vetan stato l'occasione per
gettare le basi per qualcosa di pi grande: ricostruire l'Oratorio, tanto criticato e in crisi ultimamente. Si
sa, per costruire una buona casa bisogna partire da fondamenta solide e, a mio avviso, l'esperienza di Vetan era
proprio quello che ci voleva. Ovviamente non si pu pensare di arrivare subito al tetto ed per questo che
Vetan e sar: ci servir un po' di tempo ma la direzione quella giusta e i risultati non
tarderanno ad arrivare.
Con questa speranza non ci resta che rinnovare
l'invito per Domenica 22 Settembre a Vetan... oops, scusate... in Oratorio!
Luca
F.
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