Anno 2003
Numero 8 - Giugno 2003
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UN DIO SILENZIOSO
"Dio ?Colui che sempre tace dal principio del mondo: ecco il fondo della tragedia", scrive
Unamuno, intellettuale spagnolo del secolo scorso.
Queste parole, intense e disperate, fanno
riflettere perch?dicono una verit? ad ogni tentativo d?orazione, quando sembra che il "volto" di
Dio sia a portata di mano, subito si avvolge di un velo di silenzio e si nasconde. Il problema ?che la natura
dell?uomo e la natura di Dio sono profondamente diverse. L?uomo ?costretto a camminare nel "tempo"
ed ?situato in uno "spazio"; Dio ?"totalmente Altro", ?un?altra cosa, ?al di fuori
del processo di conoscenza umana.
L?uomo vuole parole, sguardi, contatto; Dio ?
presenza e mistero, ?tutto in tutti: da questa diversit?nasce il "silenzio" di Dio, perch?
fino a quando saremo in vita, il nostro cammino sar?segnato dalla sua assenza e dal suo silenzio. San Giovanni
della Croce esprime il silenzio di Dio con questi versi: "Dove ti nascondesti, Amato,
e mi lasciasti gemere?"
Un?anima che prega pu?lasciarsi trascinare
dalla debolezza: passi ore davanti al Santissimo ed hai l?impressione che sei solo tu che parli; quando te ne
andrai, stanco e vuoto, non ascolterai una parola di gratitudine o di cortesia!
Esci in giardino: i fiori parlano con i loro
colori, gli uccelli comunicano con i loro canti, le stelle sussurrano con il loro chiarore. Solo Dio tace! Dicono
che le creature parlano di Dio, ma il mistero svanisce nel silenzio. "L?aridit?pi?assoluta e quasi l?abbandono
furono il mio patrimonio. Ges? come sempre, continuava a dormire nella mia navicella". Santa Teresa del
Bambino Ges?esprime cos?la sua scelta di fronte al mistero: in mezzo alla pi?completa oscurit? si
abbandona in silenzio al Silenzio.
Questa giovane donna, nella sua semplicit?
comprende che l?unico modo di intendere Dio ?compiere il salto della fede: decide cos?di custodire dentro di
s?con amorosa devozione quella Presenza silenziosa da cui si sente abitata. Quella immagine misteriosa, quel
Ges?che dorme, pu?essere anche la nostra ricchezza, se impariamo a custodirlo con affetto e tenerezza nella
nostra "navicella". Allora pu?accadere di passare del tempo davanti al Santissimo nel silenzio di una
chiesa vuota e di uscirne sereni ed appagati, anche se nessuna voce si ?manifestata.
Si pu?incominciare ad amare ed a ricercare il
silenzio, esteriore ed interiore, perch??nel silenzio che avviene la comunicazione pi?vera: agli
innamorati non servono parole perch?un flusso continuo d?amore passi dall?uno all?altro. Se intuisco che
?proprio in quel silenzio, in quel mistero, che si trova il mio Dio, posso lasciarmi invadere dalla sua
Presenza: non la avverto con i sensi, ma sento che nasce in me la certezza che il Signore ?l? dove anch?io
sono e non devo far altro che lasciar parlare il silenzio,
anzi, il Silenzio.
Fin dalle epoche pi?remote Dio ?"Colui
che sempre tace": in silenzio prese dimora in una giovane donna, facendo il suo ingresso nella storia nel
silenzio di una notte di pace. Impressiona anche il mistero della presenza reale di Ges?nell?Eucarestia:
nessun segno di vita, niente si vede, niente si ode, rimane solo il silenzio irriducibile?e la fede, la mia
fede, per esempio.
E? bello credere nella luce quando ?notte. E?
dolce credere che dietro a quel silenzio, Tu respiri?
Maria Luisa
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