Anno 2003
Numero 3 - Dicembre 2002
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LETTERA DA GERUSALEMME
Gerusalemme 7 Novembre 2003
Caro don Norberto,
ti scrivo volentieri due righe da Gerusalemme,
nonostante la stanchezza, perch?non posso dimenticare come tu e la tua comunit?di Madonna Regina mi avete
accolto l?Ottobre scorso durante la giornata per la Terra Santa. Qui per il nostro gruppo va tutto bene, il
programma sta andando avanti senza intoppi, siamo una trentina di persone, quasi tutti frati minori, venuti per un
corso d'aggiornamento per guide di Terra Santa. Non si trovano quasi pellegrini, per le vie della citt?
Noi siamo venuti per compiere un gesto di
solidariet?e di incoraggiamento per i frati e i Cristiani, della "chiesa madre" di Gerusalemme, tanto
provati in questi mesi difficili. La situazione ?abbastanza tesa, sinceramente ti scrivo che l?abitudine mi
spinge ad andare e venire per la citt?senza problemi, si ?solo un po? attenti e si cerca di evitare
qualsiasi genere di provocazione. Ieri ?iniziato il Ramadan, il mese di digiuno dei Musulmani, e domani
pomeriggio come ogni Venerd? noi Cristiani celebreremo la Via Crucis per le strade della citt?vecchia passando
per il loro quartiere, sar?un banco di prova importante per comprendere un poco di pi?la situazione.
Il paese sembra stanco e provato, ci vorrebbero
tanti pellegrini, ridarebbero vigore e voglia di vivere un po? a tutti, penso non solo ai Cristiani, ma a tante
altre persone che soffrono per questo isolamento. Rimane l?enigma delle prossime elezioni di Gennaio 2003,
qualora vincesse la destra la situazione potrebbe ancora peggiorare. Comunque sia, questo non ha frenato alcuni
vescovi della Toscana, con oltre una cinquantina di persone a venire per un pellegrinaggio, chi osa venire e si
adatta con spirito di sacrificio, ritorna a casa con una esperienza religiosa ancor pi?profonda e carica di
grazia. Infatti, i "luoghi santi", cos?spogliati dalla presenza di troppa gente, offrono un fascino
cos?particolare e tanto attraente che tracciano un solco profondo dentro l?animo, poter rimanere lunghi minuti
soli ai piedi della croce o, dove il Signore Ges??risorto ?un dono tale, da trasformare l?amarezza della
situazione circostante, nella dolcezza della consolazione per la sua presenza dentro il cuore.
Comprendo tu possa considerare follia questo mio
scritto, d?altra parte ?quello che sto provando, di certo al di sopra di tutto ci vorrebbe una vera e grande
pace per tutti nel rispetto reciproco, allora sarebbe realmente pi?bello e radicalmente diverso l?essere qui
in questa citt?tanto sublime e meravigliosa. Questo penso, sia quanto desiderano tutte le persone di "
buona volont?quot;, che pur nella fatica di ogni giorno, tentano di perseguire questo ideale superando ogni
genere di razzismo e di chiusura nei confronti di coloro che sono diversi.
A te caro don Norberto e a tutta la comunit?un
caro saluto e preghiere di ogni bene.
frate Pasquale Ghezzi
commissario terra santa di Milano
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