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Anno 2003
Numero 5 - Marzo 2003
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DAL CORRISPONDENTE DI STOCCOLMA
Hej hej!
Siamo ormai piuttosto lontani dal Natale,
tuttavia credo che potrebbe essere interessante raccontarvi qualcosa su come viene vissuto qui il periodo
natalizio e sulle impressioni che ne ho ricavato.
Ottobre, novembre e dicembre sono in Scandinavia
mesi decisamente tetri e bui; ricordo, in particolare, che in tutto questo periodo abbiamo visto il sole solo tre
volte, cos?che le giornate, che a Stoccolma arrivano ad avere anche solamente sette ore di luce, spesso
assomigliavano pi?ad un avvicendarsi di sera e notte che a giorni veri e propri! A volte, fortunatamente, il
suolo era ricoperto da un sottile strato di neve (le nevicate serie sono arrivate dopo Natale) che rendeva il
paesaggio pi?luminoso e piacevole, ma nonostante ci? a lungo andare, queste condizioni climatiche e
meteorologiche esercitano senza dubbio un'influenza negativa sull'umore e rendono le persone piuttosto
malinconiche e annoiate.
Credo sia per contrastare questo tedio che i
preparativi per il Natale iniziano con largo anticipo. Gi?prima della fine di novembre la maggior parte delle
strade cittadine era decorata con luci, rami di pino addobbati ed altre decorazioni; lungo i percorsi pedonali
delle aree centrali le luci, viste in prospettiva, davano quasi l'impressione che ci si trovasse sotto un
pergolato etereo costellato da una miriade di puntini brillanti. Nella maggior parte delle finestre, poi, si
potevano vedere stelle di carta illuminate da una lampadina posta al loro interno o candelabri triangolari a sette
luci che simboleggiano le varie fasi dell'Avvento secondo la liturgia Protestante.
Sono rimasta colpita dal fatto che durante
l'Avvento le scuole organizzino settimanalmente momenti di raccoglimento nelle chiese per i loro alunni pi?
piccoli, frequentanti classi corrispondenti alle nostre elementari e forse medie. Ho scoperto questo un giorno in
cui mi ero recata con il mio professore e i miei compagni (in tutto siamo una unit?di 9 persone con un
professore simpatico che chiamiamo per nome, cose impensabili in Italia!!) a visitare una chiesa e ci siamo
ritrovati alle prese con bambini che spuntavano da ogni direzione e che hanno riempito tutto lo spazio per le
celebrazioni, costringendoci a vagare fuori con diversi gradi sotto zero o ad aggirarci per i locali annessi al
complesso parrocchiale!
Un'altra caratteristica per cui la Svezia si
differenzia dal nostro Paese ?che qui non viene celebrata l'Immacolata l?8 dicembre, ma il 13 vi ?una
ricorrenza particolarmente sentita, Santa Lucia, ricordata come colei che ha portato la luce, chiaramente intesa
in senso spirituale. In questo giorno si tiene una imponente processione lungo le vie del centro cittadino, che si
conclude nella parte pi?antica della citt?presso il Palazzo Reale, e concerti nelle principali chiese, il
tutto concentrato tra le 7.30 e le 9.00 del mattino perch?poi si deve andare a lavorare: che delusione, io che
speravo in un giorno di vacanza mi sono dovuta trascinare fuori casa alle 6.30, pi?addormentata che sveglia!!
Dopo questo giorno devo ammettere di aver
pressoch?smesso di pensare al Natale fino almeno al 20 dicembre in quanto ero concentrata a preparare in gran
fretta i disegni da presentare per una critica, cos?che mi sono un po' persa le fasi finali dell'Avvento, anche
se credo che l'unica cosa cambiata sia stato l'aspetto del mare che iniziava a ghiacciare!
Vi ses n?ta m?ad (a risentirci il mese prossimo!)!
Cristina C.
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