NELL'ABBRACCIO DI UN LIBRO
Mi sentivo, nell'abbraccio di un libro, gi?anni
fa, quando il dono preferito era un libro ed entravo con me stessa nel cuore della storia che lui voleva
raccontarmi. Mi piace sentire ancora in qualche pagina un po' ingiallita il profumo delle mie sere calde e
lontane.
Sei stato per un tempo compagno della fantasia,
ti ho cercato sempre come l'acqua che disseta i giorni. Ho sostato e custodito. Sei diventato partecipe della
gioia che ho sempre provato quando ti tocco sullo scaffale di librerie anche piccole e sconosciute. Ti sento come
un chicco da portare con me e semino nel cuore ci?che da te colgo di pi?vero.
S? perch?ora il desiderio di stare a fianco o
meglio nell'abbraccio di una verit? di sentire il calore e il colore delle parole, ?ricerca del bello,
del vero e dell' essenziale. Ho conosciuto tanti amici, ho incontrato la storia, ho recuperato e
amato l'esperienza e la memoria di chi ha vissuto con una poesia, silenziosa e quasi intoccabile per la sua
bellezza.
Mentre leggo ti faccio quasi sentire quello che
penso, le emozioni che provo? Paul Celan dice che "alcuni scritti sono come le strette di mano, ti lasciano
il calore nel cuore e possono essere luce per un altro cuore che si sente arido".
Sono bastati piccoli libri, consumati dai segni
che la matita ha impresso nelle tue pagine, per riportare il conto alla pari. Ho conosciuto tra le righe chi non
ha mai potuto parlare, quanti hanno fatto tacere, chi non ha avuto la forza, chi ha combattuto battaglie in
silenzio, chi ha raccontato giorni sconosciuti al mondo e chi? ha scritto la gioia delle piccole cose
attraverso le quali si arriva ad ascoltare le grandi. Bisogna ascoltare chi ha scritto su di te e
"mettere tutto nel granaio del cuore, per l'inverno dello spirito", diceva una scrittrice.
Piccolo compagno dei giorni, ho scoperto di
sentire la mancanza quando mi accorgo che ti ho per caso dimenticato. So che ho altro da scoprire e sono
impaziente di altre pagine.
Anna R.
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