Anno 2004
Numero 3 - Dicembre 2003
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UN CARABINIERE SCRIVE
Sapendo della partenza di un carabiniere della
nostra parrocchia per il Kossovo, abbiamo chiesto di scrivere le sue emozioni, dopo i recenti fatti che hanno
colpito l?Arma e l?Italia. Grazie ai moderni mezzi di comunicazione ci ?giunta questa e- mail. Volevamo che
arrivassero nelle nostre case, per il periodo natalizio, le emozioni di chi sta facendo una esperienza analoga.
Cogliamo l?occasione per ricordare altri militari di Madonna Regina che nel mondo difendono la pace.
Pristina (Kossovo) 25 novembre 2003
L?aereo si stacca dal suolo in questa nebbiosa
mattina, la licenza ?finita, tra circa due ore sar?in Kossovo, a Pristina. Sopra Brescia, sopra la nebbia, il
sole del mattino. Ma non riesco ad accendere il sole dentro di me, oggi ?il 18 novembre 2003. Il Paese stamani
render?omaggio ai 19 caduti di Nassyria. Lascio la mia Patria con questo pensiero, con un tricolore su qualche
terrazzo e con la tua predica, Don, di domenica nel cuore. Era bello vedere i bimbi attorno all?altare.
Eppure ancora, come nei giorni scorsi, le lacrime
spingono e non riesco a trattenerle. Dodici di quelle 19 vittime sono colleghi. Uomini che hanno scelto
consapevolmente una strada diversa da tanti altri. Me li ricordo a Vicenza durante il corso di addestramento, loro
Iraq, noi Kossovo. Scherzavamo tanto, sul caldo, gli scorpioni, il deserto?. Loro ci prendevano in giro perch?
qui nei Balcani avremmo avuto freddo?.. Poi giunse quel mattino, loro partirono una settimana prima di noi, 4
mesi lontano dalla Patria, noi per 6 mesi.
Padre, ricordo i saluti su quei pullman, c?era
chi si era portato la moka, chi l?ammorbidente per lavarsi i panni; tutto per avere quei piccoli sapori di casa
che non hai quando sei all?estero. Furono abbracci sinceri e belli; dopo un mese di addestramento eravamo stanchi
ma contenti, veniva il momento di mettere in pratica quanto insegnatoci.
Chi avrebbe mai detto quanto era strano il
destino? Molti, dei miei amici, mi hanno chiesto il perch? Perch?accetti una missione all?estero? Tante le
risposte. Per fare un?esperienza diversa, perch?ti danno qualche soldo in pi? perch?vuoi metterti alla
prova. O forse, ho pensato, la risposta ?in quei Tricolori che come sudari avvolgeranno le bare stamani. Il
verde, la speranza della pace, il bianco, la purezza della pace, ed il rosso?. il sangue di chi ha pagato con la
vita per la pace.
Quando ricevetti la Cresima mi dissero che ero
diventato un soldato di Cristo. Ora non lo sono solo metaforicamente, lo sono davvero qui in Kossovo. Qui crediamo
nella pace, la portiamo, la difendiamo e qualcuno di noi ?caduto per difenderla. Ma sono cos?orgoglioso di quei
colleghi!
So come sar?entrare alla base Reggimento
Carabinieri MSU di Pristina. Avremo le bandiere a mezz?asta, avremo occhi velati e gonfi di dolore, avremo la
forza di andare avanti lo stesso; ecco perch?controllo ancora la mia uniforme, deve essere impeccabile, ?
importante questo per un soldato. Li hai visti i colleghi dell'Iraq in televisione dopo il triste lutto? Sempre
perfetti!
Stasera pregher?in caserma, pregher?la Madonna
per loro. Perch?vedi, noi non ci siamo scelti come patrono un santo qualsiasi, magari uno di quelli un po?
guerrieri. No, dal 1949 noi ci siamo scelti lei, Maria, con il titolo di Virgo Fidelis. Per lei non fu certo
facile accettare quello che le diceva un angelo, lo fece per fede. E per fede noi qui facciamo la nostra piccola
parte come umili portatori di pace. Con la morte nel cuore per le famiglie dei colleghi e per quei visi sorridenti
a Vicenza in quel caldo luglio.
Ma avr?i sorrisi dei bimbi di qui, avr?gli
occhi sorridenti delle donne che hanno sofferto e soffrono ancora per questa terra senza pace. Occhi che vorrebbero
solo vedere i loro figli crescere tranquilli e liberi nei boschi che invece nascondono mine. Domani andr?in un?enclave
serba, ove la vita ?durissima. Prova ad immaginare Don? una strada ed attorno ad essa gruppi di case. Ad un
capo ed all?altro di questa strada ci sono mezzi corazzati e soldati di tutta Europa che vigilano sulla pace. Non
?facile vedere crescere cos?i bambini. Domani sar?l?a regalare i maglioni smessi del mio Alessandro,
parler?con gli anziani cercando di donare loro parole di speranza e risolvendo, se riesco, i loro piccoli
problemi. Come facciamo tutti noi, qui, in Iraq o in Bosnia. Perch?qualcuno disse?: "Pace in terra agli
uomini di buona volont?quot;.
Marco
Maresciallo dei Carabinieri all?estero
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